San Nicola di Bari: differenze tra le versioni

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=== Traslazione barese ===
{{Doppia immagine|right|Bari BW 2016-10-19 13-35-11 stitch.jpg|220|Cripta di San Nicola Di Bari.jpg|195|<small>La [[Basilica di San Nicola]] a Bari</small>|<small>La cripta di San Nicola di Bari</small>}}La prima traslazione fu eseguita da 6266 marinai baresi, tra i quali i sacerdoti Lupo e Grimoldo, partita con tre navi di proprietà degli armatori [[Dottula]], che raggiunse Myra recuperando le reliquie di Nicola, che giunsero a [[Bari]] il 9 maggio [[1087]].
 
Secondo la leggenda, le reliquie furono depositate là dove i buoi che trainavano il carico dalla barca si fermarono.<ref>Per questa ragione una coppia di buoi è rappresentata nelle statue ai lati del portale maggiore della [[Basilica di San Nicola]].</ref> Alcune colonne del tempio, poi, seguirono la nave dei marinai baresi fino a Bari. Si trattava in realtà della chiesa dei [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] (oggi chiesa di [[San Michele Arcangelo]]) sotto la custodia dell'[[abate Elia]], che in seguito sarebbe diventato vescovo di Bari. L'abate promosse tuttavia l'edificazione di una [[Basilica di San Nicola|nuova chiesa]] dedicata al santo, che fu consacrata due anni dopo da [[Papa Urbano II]] in occasione della definitiva collocazione delle reliquie sotto l'altare della cripta. Da allora san Nicola divenne compatrono di Bari assieme a [[San Sabino di Canosa|San Sabino]] e le date del [[6 dicembre]] (giorno della morte del santo) e [[8 maggio]] (giorno dell'arrivo delle reliquie) furono dichiarate festive per la città. Il santo era anche presente, fino al [[XIX secolo]], sullo [[Stemma di Bari|stemma della città]] tramite un [[cimiero]].