Raul Cremona: differenze tra le versioni

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Il personaggio che darà la possibilità a Raul Cremona di emergere è il [[Mago Oronzo]] nella straordinaria ribalta di una delle più riuscite edizioni di ''[[Mai dire gol]]'', quella del 1997 insieme ad [[Aldo, Giovanni e Giacomo]], [[Bebo Storti]], [[Francesco Paolantoni]], [[Daniele Luttazzi]], [[Simona Ventura]] e [[Paolo Hendel]]. Questo stereotipo di mago cafone trae spunto dalle prime esperienze di Raul come prestigiatore; il confronto fra l'idealizzazione del mago alla Silvan che apparirà più tardi come tributo provocatorio e la delusione delle grezze pedane delle prime esperienze, fanno germogliare l'idea che Oronzo il guitto, debba cimentarsi con qualcosa di trascendentale: la magia. Canottiera lercia, crocefisso, anelli a profusione, la coppola e l'immancabile stuzzicadenti sono il must del personaggio.
 
Da lì il passo è breve, seguiranno un'infinità di trovate che metteranno in risalto il gioco di prestigio usato come sfida e gesto cafonesco. Pur confrontandosi con un repertorio reale fatto di quei classici che Raul Cremona ha lungamente praticato negli anni della sua giovinezza, quello che emergerà è un'italianissima visione della figura dell'artista da piazza. ''“Aoèè..Con la sola imposizione delle mani posso ungervi la giacca e la cravatta!”, “Dimmi che vuoi e ti dirò chi sei, dimmi chi sei e ti dirò che"Che vuoi”vuoi"?”, “io credo nella reincarnazione le vedi queste unghie si sono reincarnate cinque volte”'': questi sono alcuni dei tormentoni che molto presto stabiliranno la cifra del personaggio, innescando una sorta di devozione che continua anche a decine di anni di distanza, nell'immaginario giovanile di quegli anni spesso la parole Oronzo sta ad indicare la massima espressione di cafoneria.
 
=== Jerry Manipolini ===