Aldo Maccione: differenze tra le versioni

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Dopo aver vinto un concorso radiofonico alla fine degli anni cinquanta entra a far parte del gruppo cabarettistico-musicale torinese de[[i Brutos]], con cui ottiene un grande successo internazionale esibendosi tra l'altro trionfalmente all'''[[Olympia (teatro)|Olympia]]'' di [[Parigi]]. A metà degli anni sessanta esce dal gruppo e ne fonda uno simile, conosciuto come ''Los Tontos'', con cui si esibirà per sei anni di fila all<nowiki>'</nowiki>''Emporium'' di [[Barcellona]]. Accompagna nelle tournée di [[Londra]] e Parigi (ancora all<nowiki>'</nowiki>''Olympia'') [[Sacha Distel]], che conia per lui il soprannome di "Aldo la Classe".
 
Nel [[1970]] [[Claude Lelouch]], che conosceva Maccione dai tempi dei ''Brutos'' avendolo diretto in alcuni [[scopitone|scopitoni]], lo fa esordire al cinema da solista con il film ''[[La canaglia]]'', e lo richiama nel [[1972]] in ''[[L'avventura è l'avventura]]'' dove è uno dei quattro protagonisti al fianco di [[Lino Ventura]], [[Charles Denner]] e [[Jacques Brel]]. L'anno dopo rientra (dopo i poco fortunati film dei ''Brutos'') nel cinema italiano con due film legati al personaggio del ''Colonnello Buttiglione''. Tra gli anni settanta e i primi ottanta Maccione si divide equamente tra cinema italiano e francese, prediligendo in entrambi i casi ruoli brillanti.
 
[[File:Brutos2.JPG|thumb|Aldo Maccione con i Brutos: è il primo partendo da destra (foto gentilmente fornita da [[Ettore Bruno]])]]