Manwë: differenze tra le versioni

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Dopo la sconfitta di Morgoth, Manwë interviene nella caduta di [[Númenor]], domandando a Eru di fermare gli uomini di [[Ar-Pharazôn]] che invadono [[Aman (Terra di Mezzo)|Aman]]. In seguito egli tiene sotto controllo (e in parte ostacola) [[Sauron]] attraverso le Aquile e l'invio degli [[Istari]] (in particolare di [[Gandalf]]/Olórin, quello di cui si fidava di più) durante la [[Terza Era]]. Nei ''Racconti incompiuti'' Tolkien parla infatti della costante preoccupazione di Manwë per la Terra di Mezzo anche dopo che Valinor venne tolta dai cerchi di Arda, in quanto egli vedeva in Sauron "una lenta minaccia".<ref>J.R.R. Tolkien, ''Racconti incompiuti'', capitolo "Gli Istari"</ref>
 
Forse a causa di questo stretto legame con Gandalf, in uno scritto, riportato nei ''Racconti incompiuti'', Tolkien dice che molti a [[Gondor]] nella [[Quarta Era]] ritenevano, erroneamente, che lo Stregone non fosse altro che l'ultima incarnazione di Manwë stesso, prima del suo definitivo ritiro sul Taniquetil e della [[Dagor Dagorath]].<ref>J.R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, ''Racconti incompiuti'', Bompiani, 2008, pag. 523</ref>
 
== Nome e titoli ==