Campo di concentramento di Dachau: differenze tra le versioni

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Ecco come il tenente colonnello Walter Fellenz della Settima Armata americana descrisse il saluto dei 32.000 prigionieri superstiti all'arrivo degli americani a Dachau:
 
<blockquote>"''A diverse centinaia di metri all'interno del cancello principale, abbiamo trovato il campo di concentramento. Davanti a noi, dietro un recinto elettrificato di filo spinato, c'era una massa di uomini, donne e bambini plaudenti, mezzi matti, che salutavano e gridavano di gioia – i loro liberatori erano arrivati! Il rumore assordante del saluto era di là della comprensione! Ogni individuo degli oltre 32.000 che poteva emettere un suono lo faceva, applaudiva e urlava parole di giubilo. I nostri cuori piangevano vedendo le lacrime di felicità cadere dalle loro guance.''"</blockquote>
 
Gli americani vengono guidati da alcuni prigionieri russi nel bunker sotterraneo dove si effettuavano esperimenti ed interventi chirurgici su cavie umane; qui trovano venti donne e dieci guardie delle SS che lì si erano nascosti sperando di farla franca; li arrestano immediatamente. Osservano gli strumenti e la sala operatoria dove si asportavano, tra l'altro, organi da individui sani per essere inviati alle università tedesche. Vi è un montacarichi che serviva per portare in superficie i cadaveri mutilati delle vittime pronti per essere messi su carri tirati a mano ed avviati ai forni crematori; testimoni dicono agli allibiti americani che le cavie umane venivano operate anche in vivisezione senza anestesia. Gli americani giravano per il campo ripetendo in continuazione:"Orrendo!"<ref>E.Vanzini - L'ultimo sonderkommando italiano. Ed. Rizzoli.Pag.90</ref>. Tra i fotografi ad entrare per primi nel campo dopo la sua liberazione, al seguito delle truppe americane, vi fu anche [[Lee Miller Penrose]]<ref name=Penrose85>{{Cita|A. Penrose, 1985}}</ref>, famosa ex [[Modello (professione)|modella]] di [[Vogue (periodico)|Vogue]] ormai divenuta una [[fotoreporter]] di guerra.
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Dal luglio 1945 il campo venne utilizzato come prigione per graduati e ufficiali SS, ed al suo interno si tennero pure le sedute del tribunale militare per il processo che riguardò i crimini commessi a Dachau, e questo fino al 1948. In seguito venne usato come ricovero per i profughi tedeschi.
 
Il '''16 ottobre 1946''' i forni crematori di Dachau vennero riaccesi per l'ultima volta: vennero cremati i 12 cadaveri dei gerarchi nazisti condannati all'impiccagione per sentenza del [[Processo di Norimberga]]. Si ripeté la tecnica di inserimento dei corpi nei forni ma stavolta a finirci dentro furono gli stessi apostoli del Nazismo, condannati per crimini contro l'umanità: Hermann Göring, von Ribbentrop, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl, Seyß-Inquart e gli altri, passarono anche loro per il famigerato camino e le loro ceneri vennero poi gettate nel rio Conwentz.
 
=== Dal 1945 al 1948. La gestione americana. Processi e detenzione dei criminali di guerra ===