Campo di sterminio: differenze tra le versioni

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Nell'ottobre 1941 [[Reinhard Heydrich]] durante una riunione con i dirigenti dell'[[Reichssicherheitshauptamt|RSHA]], riferì di una decisione di Hitler di "liberare" il Terzo Reich di tutti gli ebrei in ogni modo entro la fine dell'anno, e prospettò la loro deportazione all'est in campi del ''Ostland'', ipotizzando possibili localizzazioni a [[Riga]] e [[Minsk]]. Nello stesso periodo anche [[Erhard Wetzel]], esperto razziale del ministero dei territori dell'est di [[Alfred Rosenberg]], scrisse del probabile utilizzo delle tecniche studiate da Brack per la ''aktion T4'' (il cosiddetto "strumento di Brack", ''Brackschen Hilfsmittel''<ref>C.Browning, ''Le origini della soluzione finale'', p. 424.</ref>), nei territori dell'est per "finirla con questi ebrei"<ref>R.Hilberg, ''La distruzione degli ebrei d'Europa'', p. 985.</ref>. In realtà era già stato deciso che il programma per l'annientamento degli ebrei non sarebbe stato attivato all'est, in ragione delle difficoltà tecnico-organizzative di trasporto in regioni glaciali dei territori occupati e dell'opposizione dei commissari del Reich del ''Ostland'' [[Hinrich Lohse]] e [[Wilhelm Kube]]<ref>H.Mommsen, ''La soluzione finale'', p. 148.</ref>, ma direttamente nel [[Governatorato Generale]].
 
In questo territorio erano già in azione le procedure di annientamento degli ebrei del cosiddetto programma "sterminio mediante il lavoro", portate avanti con crudele energia dai capi delle SS e Polizia di [[Lublino]], [[Odilo Globočnik]], e della [[Distretto della Galizia|Galizia]], [[Friedrich Katzmann]]; nei campi della DG IV ("strada di transito IV") morirono per le terribili condizioni di lavoro oltre 70.000 ebrei. Inoltre Globocnik il 1º ottobre 1941 sollecitò misure ancora più dure contro gli ebrei del Governatorato: l'eliminazione degli inabili al lavoro e l'immediata "evacuazione" degli ebrei per liberare spazio nel suo distretto al reinsediamento di tedeschi etnici. In luglio 1941 il capo della SDSS di [[Poznań]], [[Heinz Höppner]], aveva già scritto ad [[Adolf Eichmann|Eichmann]] che, a causa dell'impossibilità di nutrire tutti gli ebrei del Governatorato, la "soluzione più umana" sarebbe stata quella di "liquidare" gli inabili con "qualche mezzo rapido ed efficace"<ref>H.Mommsen, ''La soluzione finale'', pp. 137-139 e 143.</ref>.
 
Alla fine dell'anno 1941 tuttavia non sembra che fosse stata ancora presa una decisione definitiva da parte delle autorità supreme a favore di uno sterminio sistematico degli ebrei; anche due settimane dopo la [[conferenza di Wannsee]], il 4 febbraio 1942 Heydrich tornò nuovamente a parlare di possibili deportazioni in massa nelle regioni artiche<ref>H.Mommsen, ''La soluzione finale'', pp. 149-150.</ref>. In realtà i piani e i progetti concreti già iniziati nell'autunno del 1941 divennero operativi dal marzo 1942 con la decisione di sterminare gli ebrei del [[Warthegau]] per fare posto ai reinsediamenti e con l'inizio del processo di annientamento nei distretti di Lublino e [[Leopoli]] sotto la pressione dell'estremismo di Globocnik e Katzmann. Il 13 e 14 marzo Himmler incontrò Globocnik e [[Friedrich Wilhelm Krüger]], capo di SS e Polizia del Governatorato; in questa occasione vennero verosimilmente discussi i problemi tecnici della deportazione, dello sterminio nei nuovi centri di distruzione in fase di completamento, e di sostituzione dei lavoratori ebrei<ref name=autogenerato2>H.Mommsen, ''La soluzione finale'', p. 150.</ref>. Himmler compì un secondo viaggio di ispezione nel luglio 1942; dopo aver visitato Auschwitz, si recò anche nel distretto di Lublino e il 19 luglio, pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti, ordinò a Krüger di completare entro il 31 dicembre 1942 il "trasferimento di tutta la popolazione ebraica" del Governatorato. In estate iniziarono i rastrellamenti dei ghetti in [[Polonia]] ed Eichmann poté dare inizio ai suoi programmi di deportazione "all'est" degli ebrei di tutta [[Europa]]<ref>H.Mommsen, ''La soluzione finale'', pp. 150-152. Himmler parlò, nell'ordine diretto a Krüger, di "misure indispensabili" e di "procedere a una pulizia totale".</ref>.