Spedale degli Innocenti: differenze tra le versioni

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La fabbrica è una delle opere più significative della Firenze quattrocentesca, sia nel suo aprire l'età del Rinascimento cittadino in architettura, sia nel suo essere simbolo alto e tangibile di una civiltà che, nell'ambito della sua attenzione alle opere di pubblica utilità, cercò di rispondere in modo moderno ed efficace al problema del ricovero, della cura e dell'istruzione dei fanciulli abbandonati. Enorme è la ricchezza degli studi che sono stati dedicati al complesso e la molteplicità degli ambienti e spazi interni, modificati e ampliati nel corso dei secoli e specialmente tra Settecento e Ottocento.
 
Il loggiato, in particolare, è opera di [[Filippo Brunelleschi]] (seppure in parte snaturata rispetto al progetto iniziale), avviata nel [[1419]] a cura dell'[[Arte di Por Santa Maria]] individuata come garante del lascito di [[Francesco Datini]] per la costruzione e [[patrona]]. Nel gennaio del [[1421]] veniva innalzata la prima colonna del portico, rifacendosi dalla zona verso la chiesa. Sotto la direzione dell'architetto si costruirono entro il [[1427]] il portico, i due corpi di fabbrica a esso perpendicolari (a sinistra la chiesa e a destra il dormitorio dei fanciulli) e separati dal cortile d'ingresso (chiostro degli Uomini). Dopo un periodo di interruzione, i lavori ripresero nel [[1436]] sotto la direzione di [[Francesco della Luna]], che inizialmente operò nella zona oltre il dormitorio dei fanciulli.
 
Nel [[1436]] lo stesso Francesco della Luna, dopo aver già aggiunto al portico di facciata una campata cieca sulla destra, soprelevò con un piano finestrato il portico per ottenere una vasta sala coperta, sempre da destinarsi al soggiorno dei fanciulli: così facendo, reinterpretò il progetto di Brunelleschi, che prevedeva il loggiato coperto da una semplice tettoia a spiovente, ai lati della quale si disponevano i due volumi equivalenti della chiesa e del dormitorio, che superavano in facciata l'altezza del portico e ne sporgevano con tutto il colmo triangolare del tetto.