Felix Mendelssohn: differenze tra le versioni

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Mendelssohn nacque ad Amburgo da una famiglia di origine ebraica. Figlio di [[Abraham Mendelssohn|Abraham]] – banchiere, nonché figlio del filosofo [[Illuminismo|illuminista]] [[Moses Mendelssohn]] – e di [[Lea Salomon]] ([[1777]]-[[1842]]), nipote di un consigliere finanziario di [[Federico II di Prussia|Federico II]]. Ebbe tre fratelli: [[Fanny Mendelssohn|Fanny Cäcile]], pianista e compositrice di talento alla quale rimase particolarmente affezionato per tutta la vita, [[Rebecka Mendelssohn|Rebecca]] e [[Paul Mendelssohn|Paul]].
 
Nel [[1816]] i [[Mendelssohn (famiglia)|Mendelssohn]] si convertirono al [[protestantesimo]] e Felix mostrò di accettare la nuova religione con molta convinzione, pur senza mai rinnegare le proprie origini ebraiche. In seguito a questo mutamento spirituale la famiglia decise di aggiungere al cognome originario quello di Bartholdy, la cui origine risale al nome dei precedenti proprietari di un giardino acquistato dal fratello maggiore della madre Lea (Jakob Lewin Salomon).
 
Il giovanissimo Felix visse l'infanzia nell'ambiente intellettuale della metropoli [[Berlino|berlinese]] (città in cui la famiglia si trasferì da [[Amburgo]] nel [[1811]]). Nei primi anni di vita ricevette l'istruzione direttamente dai genitori: francese e aritmetica dal padre, tedesco, letteratura, belle arti e [[pianoforte]] dalla madre. Si interessò anche di linguistica, filologia e filosofia. Nel [[1816]], durante un soggiorno della famiglia a [[Parigi]] proseguì lo studio del piano con madame [[Marie Bigot|Marie Bigot de Marognes]], insegnante e interprete mozartiana molto apprezzata da [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], la quale predisse una brillante carriera per Felix. Tornato con la famiglia a Berlino, Mendelssohn intraprese studi di teoria musicale e composizione con [[Carl Friedrich Zelter]], direttore della Singakademie di Berlino e amico di [[Wolfgang Goethe|Goethe]].