Romanzo di un giovane povero (film 1995): differenze tra le versioni

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Gli incontri tra i due si susseguono con sempre più frequenza: l'anziano Bartoloni si confida col ragazzo in modo sempre più intimo e spassionato sui suoi sentimenti verso la moglie. Tanto che una notte, al culmine della rabbia per un gesto di stizza della moglie che ha distrutto la sua collezione di [[fumetti]], avanza al ragazzo una proposta piuttosto esplicita: uccidere la moglie, sfruttando l'insospettabilità di Vincenzo, in cambio di trenta milioni di [[lira (moneta)|Lire]] che la donna tiene nascosti in casa. Quest'ultimo reagisce dapprima mostrandosi atterrito, e poi imboccando le scale del condominio esclamando, ridendo: "a patto che Lei uccida mia madre!". Pochi giorni dopo Vincenzo, dimenticatosi della faccenda, trova lavoro presso la tipografia dell'anziano signor Pieralisi, un vecchio amico del suo defunto padre, da cui riceve anche un milione di lire di anticipo sullo stipendio.
 
Questo gli consente di riacquistare fiducia verso la vita e riprendere contatti con la sua ragazza Andreina, che nei giorni precedenti aveva invano tentato di penetrare i turbamenti per cui Vincenzo si era completamente isolato. UnaUn giorno, tornato da una serata passata con la ragazza, Vincenzo trova nel cortile del caseggiato un capannello di curiosi e poliziotti attorno ad un cadavere coperto da un telo. Si tratta di Karline, la moglie di Bartoloni, morta dopo essere caduta dal balcone di casa sua. Nonostante la morte della donna faccia credere all'ipotesi del [[suicidio]] o dell'incidente, il sostituto procuratore Moscati non crede a questa tesi. I sospetti cadono su Vincenzo, accusato da Bartoloni di essersi introdotto nel suo appartamento durante la sua assenza per rubargli una ingente somma di denaro custodita in una cappelliera: trenta milioni di lire.
 
Il caso volle, purtroppo, che questo avvenimento coincidesse con alcune ingenti spese effettuate da Vincenzo dopo aver ricevuto il denaro dal signor Pieralisi. Una perquisizione in casa di Vincenzo svela che il denaro la cui scomparsa è stata denunciata da Bartoloni è nascosto sotto il suo letto, e per questo viene arrestato con l'accusa di omicidio a scopo di rapina. Preso dallo sconforto per non avere un alibi che possa confermare la sua estraneità al fatto, Vincenzo si chiude in un atteggiamento schivo ed elusivo, mentre Bartoloni non viene coinvolto direttamente in quanto al momento della morte di Karline si trovava al bar, ma comunque incriminato per istigazione a delinquere.