Classe Capitani Romani: differenze tra le versioni

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=== Dopoguerra ===
 
Nel dopoguerra, in seguito al [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] venne deciso che le tre unità navali entrate in servizio fossero consegnate alla [[Francia]] in conto riparazione danni di guerra, ma dopo un accordo avvenuto nel luglio [[1948]] tra i due governi vennero apportate alcune modifiche all'elenco delle navi da consegnare ai francesi e il [[Pompeo Magno (incrociatore)|Pompeo Magno]] venne escluso in quanto i francesi ritenevano fosse afflitto da deformazioni dello scafo, che invece riguardavano il ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Regolo]]'', che era stato silurato nel [[1942]] perdendo la [[prora]], poi sostituita con quella del Caio Mario e venne deciso cannibalizzare il ''Pompeo Magno'' a favore delle altre due unità della classe da consegnare.<ref>[http://digilander.libero.it/planciacomando/dopog/fra.htm Navi italiane alla Francia]</ref> Regolo e Scipione vennero consegnate alla Francia nel 1948 rispettivamente con le sigle '''R4''' e '''S7'''.<ref>Le navi che l'Italia dovette consegnare in base al trattato di pace nell'imminenza della consegna vennero contraddistinte da una sigla alfanumerica. Le navi destinate all'Unione Sovietica erano contraddistinte da due cifre decimali precedute dalla lettera 'Z': ''Cesare'' Z11 ''Artigliere'' Z 12, ''Marea'' Z 13, ''Nichelio'' Z 14, ''Duca d'Aosta'' Z15, ''Animoso'' Z16, ''Fortunale'' Z17, ''Colombo'' Z18, ''Ardimentoso'' Z19, ''Fuciliere'' Z20; le navi consegnate alla Francia erano contraddistinte dalla lettera iniziale del nome seguita da un numero: ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'' O3, ''Regolo'' R4, ''[[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]]'' S7; per le navi consegnate a [[Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia|Yugoslavia]] e [[Regno di Grecia|Grecia]], la sigla numerica era preceduta rispettivamente dalle lettere 'Y' e 'G': l'''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'' nell'imminenza della consegna alla [[Regno di Grecia#Casa di Oldenburg-Glücksburg|Grecia]] ebbe la sigla G2. Stati Uniti e Gran Bretagna rinunciarono integralmente all'aliquota di naviglio loro assegnata, ma ne pretesero la demolizione - {{cita pubblicazione |cognome= Bagnasco|nome= Erminio|anno= 1988|titolo= La Marina Italiana. Quarant'anni in 250 immagini (1946-1987)|rivista= supplemento "Rivista Marittima"|issn= 0035-6984}}</ref>
 
Il ''Pompeo Magno'' dopo avere evitato la consegna alla Francia e il ''[[Giulio Germanico (incrociatore)|Giulio Germanico]]'' recuperato dal cantiere di [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]], dopo essere stati radiati vennero reiscritti nel registro navale e ribattezzati rispettivamente ''[[San Giorgio (D 562)|San Giorgio]]'' e ''[[San Marco (D 563)|San Marco]]'' e, avviati all'inizio degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] ai lavori di ricostruzione/trasformazione in [[cacciatorpediniere conduttore|cacciaconduttori]], entrarono in servizio nella [[Marina Militare Italiana]] rispettivamente nel [[1955]] e nel [[1956]], riarmati con i [[127/38 (cannone)|127/38mm]] americani, meno potenti rispetto ai cannoni da 135/45, ma con la fondamentale capacità di eseguire un efficace tiro contraerei.
 
Allo stesso modo, l<nowiki>'</nowiki>''Attilio Regolo'' e ''Scipione Africano'' nella [[Marine Nationale]] vennero riarmati con cannoni ex-tedeschi da [[105 mm SK C/33]], gli stessi che costituivano l'armamento antiaereo degli incrociatori [[Kriegsmarine|tedeschi]] [[Classe Hipper (incrociatore)|Classe Hipper]], che erano un armamento più leggero ma, anche in questo caso con la fondamentale caratteristica di essere armi duali e inoltre questi cannoni avevano il vantaggio di potere utilizzare le tante [[munizioni]] di questo calibro che erano state ritrovate in Francia dopo la [[Liberazione di Parigi|liberazione]]. I due incrociatori vennero rispettivamente ribattezzati ''[[ChâteaurenaultAttilio (DRegolo 606(incrociatore)|Châteaurenault]] '' ([[Pennant number|distintivo ottico]] D 606) e ''[[GuichenScipione (DAfricano 607(incrociatore)|Guichen]]'' (distintivo ottico D 607) e dopo essere stati sottoposti a lavori di ammodernamento sia all'armamento sia all'elettronica riclassificati [[cacciatorpediniere conduttore|conduttori di flottiglia]].
 
Lo ''Châteaurenault '' ha ricoperto il ruolo di [[nave ammiraglia|portabandiera]] della I Flottiglia Escorteurs d'Escadre della Squadra Navale del [[Mediterraneo]] di base a [[Tolone]], mentre il ''Guichen'' svolse gli stessi compiti del gemello nella ''Escadre Légère de l'Atlantique'' ([[Oceano Atlantico|Atlantico]]) di base a [[Brest (Francia)|Brest]] e dopo essere stato ritirato dal servizio venne rilevato in tale compito dal gemello.