Arlecchino: differenze tra le versioni

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|data di nascita = XVI secolo
|luogo di nascita = [[Bergamo]]
|professione = Servo
|attore = [[Alberto Naselli]]
|attore 2 = [[Tristano Martinelli]]
|attore 3 = [[Drusiano Martinelli]]
|attore 4 = [[Evaristo Gherardi]]
|attore 5 = [[Carlo Bertinazzi]]
|attore 6 = [[Tommaso Visentini]]
|attore 7 = [[Antonio Sacco]]
|attore 8 = [[Marcello Moretti]]
|attore 9 = [[Ferruccio Solero]]
|attore 10 = [[Alberto Camerini]]
}}
 
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Qualunque fosse la loro origine nello sviluppo dei canovacci rimane soltanto un accenno di ciò che realmente si svolgeva sul palcoscenico. Ad esempio la definizione del “lazzo della mosca” e tutti gli altri tipi di lazzo non sono meglio specificate in senso drammaturgico ma probabilmente ciascun attore aveva un repertorio personale per ciascun lazzo.<br />
Ad esempio proprio il lazzo della mosca è stato interpretato in due modi nettamente differenti, anche se in periodi lontani tra loro; nel primo, il più antico, Padre Adriani riporta una battuta di PulcinellaArlecchino: [[Pantalone]] dice al suo servo PulcinellaArlecchino di stare attento che nella casa dove c'è la moglie, come sempre giovane e bella, non entri nemmeno una mosca; al suo ritorno trova invece la casa piena di corteggiatori, chiedendo spiegazioni aad PulcinellaArlecchino questo risponde candidamente che non è entrata nessuna mosca bensì uomini.
 
L'altro lazzo della mosca viene recitato dall'Arlecchino strehleriano Ferruccio Soleri, in questo caso il lazzo è soltanto corporeo, cioè l'inseguimento dello zanni perennemente affamato di una mosca: quando questi la cattura inizia tutta una serie di gag con le quali Arlecchino rivolgendosi al pubblico esprime la sua felicità a gesti e grida di gioia e durante il quale gioca con la mosca stessa prima di mangiarsela.