Estrazione degli idrocarburi: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''estrazione del petrolio''' include l'insieme delle tecniche e dei processi attraverso cui il [[petrolio]] viene prelevato dal sottosuolo, dove si è accumulato nel corso del tempo geologico (svariati milioni di anni) in corrispondenza delle [[Geologia degli idrocarburi|trappole petrolifere]] individuate durante la fase di [[Esplorazione dei giacimenti petroliferi|esplorazione]] [[geofisica]] (principalmente tramite [[Prospezione geofisica|prospezione sismica]]).
 
La formazione del petrolio è ancora un processo non del tutto conosciuto. Si ritiene che i [[Composto organico|composti organici]] inglobati nei [[Sedimento|sedimenti]] in opportune condizioni di [[pressione]] e [[temperatura]] possano dare luogo alleai diversediversi tipologietipi di [[miscela (chimica)|miscele]] [[idrocarburi]] ([[gas naturale]], [[Olio minerale|oli minerali]], cere, [[Bitume|bitumi]]); tale processo avviene nelle cosiddette "[[Roccia madre|rocce madri]]". Dopo la loro formazione le miscele idrocarburiche tendono a migrare, sostanzialmente sulla base della diversa [[densità]] rispetto agli altri [[fluido|fluidi]] contenuti nelle rocce, fino ad accumularsi in particolari ammassi di rocce [[Porosità|porose]] e [[Permeabilità|permeabili]] che costituiscono la [[roccia serbatoio]] (o ''reservoir''). Tuttavia perché si formi un reservoir è necessario che l'intervallo di rocce permeabili sia coperto da rocce impermeabili (tipicamente [[Argilla|argille]] o [[Evaporite|evaporiti]]), in maniera tale che le miscele idrocarburiche rimangano intrappolate.
 
Una volta individuato un potenziale reservoir di idrocarburi, si procede alla perforazione di un [[pozzo]] esplorativo al centro della trappola, utilizzando appositi impianti di perforazione. Se i risultati della perforazione confermano la presenza di idrocarburi, altri pozzi saranno perforati vicino ai limiti esterni della trappola per stimarne l'estensione (pozzi di appraisal). Combinando i dati ricavati dalla perforazione dei pozzi di delimitazione del giacimento si potranno valutarne le potenzialità (quantità di barili presenti e quantità recuperabile) ed eventualmente l'economicità del processo di estrazione. I pozzi vengono quindi completati in superficie con una serie di [[Valvola (idraulica)|valvole]] e infine vengono collegati a un [[oleodotto]] per il [[trasporto]] del greggio.
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Le operazioni di [[trivellazione]] mediante l'utilizzo dell'asta quadra sono ormai considerate obsolete visto che questo sistema permetteva di poter perforare soltanto una lunghezza pari a quella di una sola asta di perforazione (poco più di 9 metri) per volta. La tecnologia di perforazione attuale prevede l'utilizzo di un grosso motore denominato "top drive" sostenuto da un robusto "gancio" posto all'interno della torre e sul quale viene avvitata la prima di tre aste di perforazione (uno "stand"). Il top drive imprime la rotazione a tutta la batteria di aste in pozzo. Questo sistema consente di perforare una lunghezza pari a tre aste per volta senza ricorrere al cambio asta dopo una singola asta perforata.
 
L'estremità inferiore dell'ultima asta monta lo "scalpello" di perforazione, costituito da tre resistentissimi rulli dentati che ruotando frantumano la roccia o da una matrice compatta munita di inserti in [[carburo di tungsteno]] o [[diamante artificiale]] che operano sulla roccia un'azione abrasiva. La velocità di perforazione è particolarmente influenzata dalladal tipologiatipo di rocce incontrate e dalla profondità di lavoro. In generale per perforare un pozzo di 2–3&nbsp;km sono necessari alcuni mesi.
Un [[Fango di perforazione|fango speciale]] viene fatto circolare all'interno del pozzo, per raffreddare lo scalpello e per rimuovere i detriti di roccia prodotti ("cutting"). Inoltre, il fango ha la funzione di evitare crolli delle pareti del pozzo bilanciando la pressione dei fluidi contenuti nelle rocce perforate e impedire che questi risalgano pericolosamente verso la superficie. Il fango viene pompato all'interno delle aste cave, fluisce in corrispondenza dello scalpello e risale nell'intercapedine (detta "annulus") tra le aste e le pareti del pozzo. Una volta tornato in superficie il fango viene [[Setacciatura|setacciato]] attraverso vagli vibranti ("vibrovagli"), eventualmente [[Degasaggio|degassato]] e [[Corrente di ricircolo|rimesso in circolazione]] nel pozzo. I detriti di roccia riportati in superficie vengono esaminati da una squadra di geologi ("mud logging") che conferma o smentisce le previsioni sull'intervallo roccioso che si sta perforando.
 
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==Estrazione==
[[File:Deepwater drilling systems.png|thumb|upright=1.8|Confronto tra diversediversi tipologietipi di impianti di estrazione petrolifera offshore, classificati in base alla profondità delle acque (crescente da sinistra a destra).]]
 
Completata una fase di perforazione generalmente si procede alla realizzazione di una serie di [[indagine geoelettrica|indagini geoelettriche]] (''log''), calando nel pozzo delle apposite sonde. Una volta completata questa fase, il pozzo può essere intubato calando diverse sezioni di tubi d'[[acciaio]] come rivestimento del foro. I tubi di rivestimento vengono cementati alla roccia per evitare fughe di [[idrocarburi]] o altri fluidi nell'intercapedine tubaggio-roccia.