Dittatore (storia romana): differenze tra le versioni

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*'''''legendo senatui''''' (per nominare nuovi senatori ai posti che si erano resi vacanti nel Senato)
 
I più noti ''dictatores rei gerundae causa'' furono [[Cincinnato]] e [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso|Fabio Massimo]] (durante la [[Seconda guerra punica]]). Dopo di allora questa forma di dittatura cadde in disuso. Durante le lotte tra [[Gaio Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla]], questi marciò su [[Roma]] e si fece eleggere dai comizi, su proposta dell'{{Citazione necessaria|''[[Interrex (storia romana)|interrex]]''}} Valerio, ''dictator [[rei publicae]] constituendae causa et legibus scribundis''. Questa nuova dittatura non corrispondeva a quella tradizionale, perché non aveva alcun limite temporale e non era basata su una ''dictio''. Silla tenne questa carica per anni prima di abdicare volontariamente e ritirarsi dalla vita pubblica.
 
Nell'[[82 a.C.]] [[Lucio Cornelio Silla]], dopo aver sbaragliato i ''[[populares]]'' nella [[Battaglia di Porta Collina]], si fece eleggere ''dictator legibus scribundis et rei publicae constituendae causa'' dai [[Comizi centuriati|comizi centuriati]], con la ''[[Lex Valeria de Sulla Dictatore|Lex Valeria de Sulla dictatore]]'', proposta dall'''[[Interrex (storia romana)|interrex]]'' [[Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)|Lucio Valerio Flacco]].<ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''[[Storia romana (Appiano)|Guerre civili]]'', I, 98-99.</ref> Questa nuova dittatura non corrispondeva a quella tradizionale, perché non aveva alcun limite temporale e non era basata su una nomina. Silla tenne questa carica per tre anni prima di abdicare volontariamente e ritirarsi dalla vita pubblica.
Successivamente [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] ripristinò la dittatura ''rei gerendae causa'', quindi la modificò con la durata di un anno completo. Fu nominato ''dictator rei gerendae causa'' per un anno completo nel [[49 a.C.]] e poi fu successivamente designato per nove volte consecutive a questa carica annuale, diventando di fatto dittatore per dieci anni. Nel [[44 a.C.]] il Senato votò per nominarlo '''''dictator perpetuo''''' (dittatore in perpetuo).
 
Successivamente [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] ripristinò la dittatura ''rei gerendae causa'', quindi la modificò con la durata di un anno completo. Fu nominato ''dictator rei gerendae causa'' per un anno completo nel [[49 a.C.]] e poi fu successivamente designato per nove volte consecutive a questa carica annuale, diventando di fatto dittatore per dieci anni. Nel [[44 a.C.]] il Senato votò per nominarlo '''''dictator perpetuo''''' ("dittatore in perpetuo").
 
Dopo l'assassinio di Cesare alle [[Idi di marzo]], il suo collega consolare [[Marco Antonio]] fece approvare una ''lex Antonia'' che abolì la dittatura e la espulse dalla costituzione repubblicana. La carica fu successivamente offerta ad [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], che prudentemente rifiutò ed optò invece per la potestà tribunizia e per l<nowiki>'</nowiki>''[[imperium]]'' consolare senza detenere nessun'altra carica che quella di ''[[pontifex maximus]]'' e di ''[[princeps senatus]]'', una disposizione politica che lo lasciò con le funzioni di dittatore senza doverne tenere il discutibile titolo.