Cantastorie: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La tradizione deriva da lontani precedenti, quali gli [[Aedo|aedi]] e i [[Rapsodo|rapsodi]] [[Grecia antica|greci]], i [[Giullare|giullari]], i [[Menestrello|menestrelli]], i [[Bardo|bardi]] [[celtico|celtici]], gli [[Scaldo|scaldi]] nei paesi dei [[Vichinghi]], i [[Trovatore|trovatori]] o [[Troviero|trovieri]] del [[Medioevo]] [[Francia|francese]] e nella [[Scuola siciliana|scuola poetica siciliana]]<ref>Nel Medioevo in area di lingua tedesca affini ai trovatori erano i ''Minnesänger'', i cantori del [[minnesang]].</ref>. Simili figure sono presenti anche nella cultura [[islam]]ica, [[india]]na (tipiche le donne ''[[chitrakar]]'' del [[Bengala occidentale]]<ref>{{Cita libro |autore = |curatore = Mariangela Giusti |curatore2 = Urmila Chakraborty |titolo = Immagini Storie Parole. Dialoghi di formazione coi dipinti cantati delle donne Chitrakar del West Bengal |città = |editore = |anno = 2014 |isbn = 978-88-97683-39-1}}</ref>) e [[africa]]na (i [[griot]]).
 
A partire dal [[XIV secolo]] si allontanarono dalla letteratura più colta e contribuirono a diffondere in [[dialetto]] le gesta dei [[Paladino|paladini]] [[carolingi]] della ''[[chanson de geste]]'', argomento anche dell'[[Opera dei Pupi]]. Ebbero la massima fioritura nella [[Sicilia]] del [[XVII secolo]], nella [[Roma]] del [[XVIII secolo]] (il cui massimo esponente fu Andrea Faretta) e furono appoggiati dalla [[Chiesa cattolica|Chiesa]] con lo scopo di diffondere presso il popolo le storie dei santi e della Bibbia. Nel [[1661]] a [[Palermo]] i [[Gesuiti]] avevano costituito la congregazione degli "[[Orbi]]", cantori ciechi a cui veniva insegnato a suonare uno strumento musicale e che erano legati a temi esclusivamente religiosi sotto il controllo ecclesiastico.