Regno di Soissons: differenze tra le versioni

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== Siagrio ==
Nel [[465]] Egidio morì, assassinato per mano di un sicario di uno dei nemici di Childerico: gli succedette per breve tempo il ''[[comes]]'' [[Paolo (comes)|Paolo]], ucciso da Childerico, poi il figlio [[Siagrio]]. Siagrio governò la provincia col titolo di ''[[duce (storia romana)|dux]]'', di comandante militare provinciale, ma le tribù germaniche confinanti lo definivano ''Rex romanorum''. Anche dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], nel [[476]], Siagrio continuò a governare come ufficiale romano, riconoscendo come imperatore [[Giulio Nepote]] {{citazione necessaria}}, che governava in [[Dalmazia]]. Alla morte di questi, nel [[480]], Siagrio riconobbe come imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]] {{citazione necessaria}}, che governava allora sul trono d'Oriente, ma che non poté portare aiuti all'enclave romana in Gallia.
 
A differenza del padre, Siagrio combatté le mire espansionistiche del nuovo re dei Franchi, [[Clodoveo I]], figlio di Childerico. Nel [[486]] le forze di Siagrio vennero sconfitte nella [[Battaglia di Soissons (486)|Battaglia di Soissons]], segnando la fine dell'ultimo baluardo romano. Siagrio fuggì dal re dei [[Visigoti]] [[Alarico II]], che però lo tradì e lo consegnò a Clodoveo, che lo fece uccidere l'anno successivo, sospettandolo di complotto.