Formia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
Venne fondata in epoca antica dai [[Laconia|Laconi]] (in [[Lingua greca|greco]] Ὁρμίαι ''Hormìai''). In [[repubblica romana|epoca romana]] era chiamata ''Formiae'' (detta ''Hormia'' o ''Ormiai'' per l'eccellente approdo). Da qui passava la ''regina viarum'', la [[Via Appia]].<ref name="StraboneItaliaV3. 6">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3, 6.</ref>
 
Adagiata proprio al centro del [[Golfo di Gaeta]], Formia (dal greco ''hormiai'' - approdo) ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di [[Troia]] e al peregrinare di [[Ulisse]] sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei [[Lestrigoni]],<ref name="PlinioNatHistIII, 59">[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', III, 59.</ref> popoli rudi e primitivi, e alla città di questi giganti cannibali vi approdarono le navi di Ulisse e dalla quale solo la sua riuscì a salvarsi.
 
Di formazione preitalica e aurunca, come dimostra la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone, dopo la conquista del territorio da parte dei romani tra il [[V secolo a.C.|V]] e [[IV secolo a.C.]], entra a far parte del ''[[Latium adiectum]]''. Nell'ordinamento romano, Formia diventa ''[[civitas sine suffragio]]'' nel [[338 a.C.]] (o forse [[332 a.C.]]), perché il passaggio attraverso il suo territorio era sempre stato sicuro. Tale passaggio è stato strategicamente importante per i Romani, tanto che per la città viene fatta passare la [[via Appia]] nel [[312 a.C.]] Nel [[188 a.C.]], Formia riceve la piena [[cittadinanza romana]].