Feudo: differenze tra le versioni

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tipologia="studio/raccolta ragionata di tipi"; usato impropriamente come sinonimo di "tipo".
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In generale i feudi erano ereditabili dai discendenti, fratelli o nipoti; non avevano quindi l'illimitata ereditabilità dei possessi fondiari. Inoltre erano ereditabili solo in linea maschile, a meno che l'atto di investitura non concedesse la successione anche in linea femminile, caso peraltro infrequente; e per lo più erano esclusi dalla successione i figli naturali anche se legittimati. Alcuni feudi, specie i più antichi, erano divisi tra tutti i figli maschi, secondo il diritto longobardo; altri invece passavano al primogenito. Nel caso mancasse un erede legittimo il feudo ritornava sotto il diretto dominio dell'ente che l'aveva concesso (l'Impero, un principe territoriale o un ente ecclesiastico); questo fu spesso sfruttato per confiscare dei feudi da vendere poi ad altri, modo sicuro da parte dei governi di intascare molto denaro, giacché la confisca non implicava alcun risarcimento.
 
== TipologieTipi di feudi onorifici ==
I diplomi di infeudazione qualificano i feudi con una lista di espressioni d'uso, quali ''onorifico, paterno, avito, antico, nobile e gentile, franco e libero'', di cui forse gli stessi notai che estendevano questi atti non intendevano appieno il significato. Certamente ''onorifico'' indica il carattere pubblico e non privato del feudo; ''nobile e gentile'' che si tratta di un feudo assegnato a un nobile, e non uno dei cosiddetti ''feudi scutiferorum'' dati agli scudieri di origine plebea, quasi una via di mezzo tra un feudo e la concessione di un terreno a un contadino (massaricio, livello). Una qualifica molto in uso nel medioevo fu quella di ''feudo ligio'', concesso a un vassallo che giurava a un signore una speciale fedeltà (detta appunto ligia), in un'epoca in cui si poteva essere vassalli contemporaneamente di più signori.
 
Nell'epoca dei Principati e nell'età moderna i feudi erano classificati a seconda della minore o maggiore autonomia:
* Feudi ''camerali'' erano detti quelli concessi da un principe, assoggettati al controllo della ''camera'' (ministero delle finanze) e dotati di scarsa autonomia fiscale e giurisdizionale. SottoDi questaquesto tipologiatipo rientravaera la grande maggioranza dei feudi.
* Feudi ''aderenti'' erano per lo più antichi feudi di concessione imperiale, che si erano assoggettati ai principati territoriali, mantenendo però una certa autonomia fiscale e giurisdizionale.
* Feudi ''esenti'' o ''affrancati'' erano pure antichi feudi, che erano riusciti a mantenere la loro autonomia rispetto ai principati. Erano del tutto autonomi, sia fiscalmente che per l'amministrazione della giustizia. Non di rado questa autonomia era però messa in dubbio e calpestata dagli stati vicini, dando luogo a lunghe liti. La maggior parte di questi feudi era di concessione imperiale e riconosceva la sola sovranità dell'Impero ([[Feudi Imperiali]]); alcuni erano di origine ecclesiastica, e riconoscevano la sovranità pontificia.