Il franco cacciatore: differenze tra le versioni

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Già dal 1810 Weber, leggendo la novella che è alla base del Franco cacciatore mentre si trovava nel convento di Neuburg presso [[Heidelberg]], ne era rimasto colpito ed aveva pensato di farne un'opera, tanto da tracciarne già da allora un abbozzo di trama. Il progetto venne ripreso solo nel 1817 dopo che il musicista aveva ottenuto l'incarico di direttore dell'Opera di Dresda. Poiché a quel tempo il melodramma italiano aveva solide radici proprio nel teatro di Dresda, la posizione di direttore permetteva a Weber di contrastarla con un modello di rappresentazione che doveva fondarsi sulla tradizione del popolo tedesco. Weber conobbe all'epoca l'avvocato e autore di commedie musicali Johann Friedrich Kind e gli chiese di scrivere un libretto sull'argomento. In soli dieci giorni Kind fornì il testo al musicista. Inizialmente il titolo era ''Der Probeschuss'' (Il tiro di prova), e quindi ''Die Jägersbraut'' (La fidanzata del cacciatore). La stesura musicale invece andò a rilento a causa dei molteplici impegni di Weber a Dresda; egli iniziò la composizione il 2 luglio 1817 scrivendo subito il duetto del secondo atto fra Agathe e Annchen. Il musicista intervenne più volte, con felici intuizioni, per modificare il libretto, riducendo anche gli atti da quattro a tre. L'opera fu terminata a Berlino il 28 maggio 1821; la prima rappresentazione avvenne il 18 giugno dello stesso anno al [[Konzerthaus Berlin]] con la direzione dell'autore stesso e riscosse subito un grande successo facendo di Weber un autore celebrato ed ammirato.
 
Sappiamo che l’opera di Weber giunse presto in Italia ( una prima traduzione risalirebbe al 1823, scritta da tal professor “Giuseppe A.”, messa in scena al San Carlo di cuiNapoli, della quale si conservano alcune copie presso la Biblioteca del Conservatorio di Napoli), sino al 1940 essa venne presentatopresentata sempre in versione ritmica. <ref> http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/70_7432freischutz_cw.pdf - URL consultato il 16 febbraio 2019.</ref>
 
Nel [[1843]], l’opera venne allestita al Teatro La Pergola di Firenze col titolo ''Il Bersagliere''<ref> Opera di Francesco Guidi, sulla scia di una traduzione francese.</ref>; tuttavia, la traduzione più nota del libretto di Kind, reca la firma di Franco Faccio, amico di [[Arrigo Boito]], allestito alla Scala di Milano nel 1872, il cui titolo è rimasto tradizionalmente nell’uso: ''Il Franco Cacciatore'' ( anche se la traduzione corretta dovrebbe essere «il tiratore libero»). Nella prima italiana dell’opera di Weber, il Faccio sostituì al parlato, dei recitativi da lui stesso composti.<ref> http://www.treccani.it/enciclopedia/faccio-francesco-antonio-detto-franco_%28Dizionario-Biografico%29/ - URL consultato il 16 febbraio 2019.</ref> <ref> http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/70_7432freischutz_cw.pdf - URL consultato il 16 febbraio 2019.</ref>