Alessandro Volta: differenze tra le versioni

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[[File:Comovolta.jpg|thumb|upright=1.2|Targa in ricordo di Alessandro Volta apposta sulla sua casa natale a [[Como]].]]
 
== Vita eed opere ==
=== La giovinezza ===
Alessandro Volta nasce a [[Como]] nell'antico palazzo situato nell'attuale via Volta, da don Filippo e donna Maddalena dei conti Inzaghi, nel [[1758]] intraprende gli studi umanistici, di [[retorica]] e di [[filosofia]] presso la locale scuola dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]].
 
Nel [[1761]] entra nel Regio Seminario Benzi di Como, dove conclude gli studi e stringe amicizia con il [[canonico]] [[Giulio Cesare Gattoni]] che incoraggia la vocazione scientifica del giovane Volta, mettendogli a disposizione il proprio laboratorio di [[scienze naturali]], ospitato in una delle torri della cinta muraria comasca (poi nota come "[[Torre Gattoni]]"). CosìCosí i progetti dei familiari di avviarlo al sacerdozio o agli studi giuridici vengono definitivamente abbandonati, sebbene resti sempre forte in lui la fede cristiana: Alessandro Volta infatti era solito andare a messa quotidianamente e fu anche a lungo [[catechista]] presso la [[parrocchia]] di San Donnino a Como.<ref>Antonio Gaspari, ''Gli scienziati cattolici che hanno fatto l'Italia'', su {{collegamento interrotto|1=[http://www.zenit.org/article-29971?l=italian Zenit] |date=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} del 18 marzo 2012. URL consultato il 14 maggio 2012.</ref>
[[File:Volta eerste publicatie.gif|thumb|left|Frontespizio della prima pubblicazione di Alessandro Volta: ''De vi attractiva ignis electrici, ac phænomenis inde pendentibus''.]]
 
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Nel luglio [[1771]] pubblica la sua seconda memoria, ''Novus ac simplicissimus electricorum tentaminum apparatus'', indirizzata all'abate [[Lazzaro Spallanzani]], naturalista e professore dell'[[Università di Pavia]].
 
=== I primi studi sull'elettricità eed il gas metano ===
Nel [[1774]] viene nominato "reggente" delle Regie Scuole di Como.
 
Nel [[1775]] mette a punto l'[[elettroforo perpetuo]] e ne dà notizia al chimico e filosofo inglese [[Joseph Priestley]] eed al ministro plenipotenziario conte [[Carlo Giuseppe di Firmian]], governatore generale della [[Lombardia]]. L'invenzione suscita ammirazione ed entusiasmo nel mondo scientifico. Viene nominato dal conte di Firmian professore stabile di fisica sperimentale nelle scuole di [[Como]].
 
=== La scoperta del metano ===
Nel [[1776]] scopre presso [[Angera]] sul [[Lago Maggiore]] l'aria infiammabile nativa delle paludi, che altro non è che [[metano]] <ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2012/01/quella-gita-all-isolino-che-fece-scoprire-a-volta-il-metano/97973/|Titolo: Quella gita all'isolino che fece scoprire a Volta il metano | accesso=5 settembre 2018}}</ref>. La scoperta lo induce a studi ed esperimenti con le "arie infiammabili". Osserverà lo stesso fenomeno piùpiú tardi a Pietramala (oggi frazione di [[Firenzuola]]), nel [[1780]], e presso le rovine dell'antica [[Velleia]], sulle colline di [[Piacenza]], nel [[1781]].
 
Nel [[1777]] pubblica a [[Milano]] ''Lettere sull'aria infiammabile nativa delle paludi''. Nell'ambito degli studi sulle "arie infiammabili", realizza: la "[[pistola elettroflogopneumatica]]", una [[lucerna ad aria infiammabile]] (poi denominata "lampada perpetua di Volta") e una versione molto perfezionata dell'[[eudiometro]] (in precedenza inventato da [[Joseph Priestley]]). In una lettera al professor [[Carlo Barletti]] dell'[[Università di Pavia]] comunica la sua idea di segnalazione elettrica a distanza: utilizzando un circuito costituito, in andata, da fili di ferro sostenuti da pali e, al ritorno, da un corso d'acqua, una scarica elettrica prodotta a Como è in grado di provocare lo sparo di una pistola ad aria infiammabile collocata a Milano.
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Nel [[1778]] nella lettera a de Saussure ''Sulla capacità dei conduttori elettrici'', Volta introduce - accanto al concetto di "capacità elettrica" - quello fondamentale di "tensione elettrica" (oggi sostituito dal termine "differenza di potenziale"). È chiamato alla cattedra di [[Fisica sperimentale]] all'[[Università di Pavia]]. L'ateneo, per volontà dell'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]], è in quegli anni interessato da un imponente piano di potenziamento e riforma, avviato a partire dal [[1771]], che ne farà la "Scuola centrale dello Stato", ovvero del [[Sacro Romano Impero]]. Le lezioni di Volta sono tanto affollate da indurre il successivo imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] a ordinare la costruzione di un nuovo "teatro fisico", oggi "Aula Volta".
 
=== Il condensatore eed i viaggi in Europa ===
Nel [[1780]] inventa il "[[Condensatore (elettrotecnica)|condensatore di elettricità]]", apparecchio che serve a ricevere, accumulare, condensare in sé e rendere visibile anche le piùpiú deboli quantità di [[elettricità]].
 
Nel [[1781]]-[[1782]] effettua un viaggio in Svizzera, [[Alsazia]], [[Germania]], [[Paesi Bassi]], [[Belgio]], [[Parigi]] e [[Londra]]. A Parigi incontra il grande naturalista [[Georges-Louis Leclerc de Buffon]] e gli scienziati [[Pierre Simon Laplace]] e [[Antoine-Laurent de Lavoisier]]. Alla [[Royal Society]] di Londra legge la dissertazione sul "condensatore", che viene subito stampata in inglese con testo a fronte nelle ''[[Philosophical Transactions]]''. La memoria, nella sua versione definitiva, contiene la relazione fondamentale tra carica elettrica, capacità e tensione ('''Q=C*V'''): "la quantità [di fluido] è in ragione composta dell'intensità [cioè della tensione della capacità]".
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=== Gli studi con l'elettrometro condensatore ===
All'avvicinarsi dell'armata francese l'università di Pavia viene chiusa dagli austriaci. Volta indirizza a [[Friedrich Gren di Halle]] tre lettere ''Sull'elettricità eccitata dal contatto dei conduttori dissimili'', in cui descrive le proprie esperienze sull'elettricità di contatto utilizzando uno strumento di sua invenzione, l'[[elettrometro condensatore]], capace di rilevare anche le piùpiú piccole quantità di elettricità.
 
Nell'aprile [[1798]] l'Università di Pavia viene riaperta con il sostegno di Parigi. Luigi Galvani pubblica le ''Memorie sull'elettricità animale'', dedicate allo Spallanzani, in cui ribadisce le proprie tesi. Volta risponde con le sue ''Lettere del cittadino N.N. di Como'', indirizzate all'Aldini. La controversia con i galvaniani è ormai insanabile.
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[[File:Painting of Volta by Bertini (photo).jpeg|thumb|''Alessandro Volta mostra la sua pila a Napoleone'' nel 1801. Tela di [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]] presso il complesso delle [[Ville Ponti]] ([[Varese]]).]]
 
Nel settembre [[1801]], con il collega [[Luigi Valentino Brugnatelli]], Volta si reca a Parigi per presentare al primo console gli omaggi dell'Università di Pavia e presentare la sua scoperta. Il 7 novembre, in una seduta plenaria dell'[[Institut de France]], Volta presenta a Napoleone Bonaparte la pila e legge la sua ''Memoria sull'identità del fluido elettrico col cosìcosí detto fluido galvaniano''. Al colmo dell'entusiasmo e dell'ammirazione, Napoleone propone che l'Accademia lo onori della medaglia d'oro (poi conferita nella sessione del 2 dicembre), lo nomina membro straniero dell'Istituto e gli assegna una donazione e un vitalizio. Nel dicembre Volta e Brugnatelli vengono nominati membri del [[Consulta di Lione|Congresso di Lione]] per la [[Repubblica Cisalpina]].
 
=== Le nomine a senatore e conte ===
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==== L'effetto Volta ====
{{vedi anche|Effetto Volta}}
Lo studio della tensione di contatto tra due o piùpiú metalli tra loro collegati in circolo condusse Volta a scoprire quello che oggi noi chiamiamo "effetto Volta". Si tratta del fenomeno per cui tra due [[Conduttore elettrico|conduttori]] metallici diversi posti a contatto, in equilibrio termico (con uguale temperatura), caratterizzati da differenti valori del [[Lavoro di estrazione|potenziale di estrazione]], si stabilisce una piccola [[differenza di potenziale]]. Tale potenziale determina una [[corrente elettrica]], ovvero un flusso di [[elettrone|elettroni]] dal metallo a potenziale di estrazione minore verso quello con potenziale di estrazione maggiore (dove gli elettroni hanno [[energia di legame]] maggiore).
 
==== La tensione elettrica ====
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==== Il metano ====
[[File:Swamp.jpg|thumb|Volta scoprìscoprí l'aria infiammabile in una palude.]]
{{vedi anche|Metano}}
Mentre era ospite ad [[Angera]] nella casa dell'amica [[Teresa Castiglioni]], Volta scoprìscoprí il [[metano]] nella palude dell'[[isolino Partegora]]. Provando a smuovere il fondo con l'aiuto di un bastone vide che risalivano delle bolle di gas e le raccolse in bottiglie. Diede a questo gas il nome di "aria infiammabile di palude" e scoprìscoprí che poteva essere incendiato sia per mezzo di una candela accesa sia mediante una scarica elettrica: dedusse che il gas si formava nella decomposizione di sostanze animali e vegetali.
 
==== La pistola elettroflogopneumatica ====
[[File:Pistola elettrica di Volta inv.1244 IF 20728.jpg|thumb|La pistola elettrica di Alessandro Volta, prodotta dalla [[ditta Nairne & Blunt]] e conservata al [[Museo Galileo]] di Firenze.]]
{{vedi anche|Pistola elettroflogopneumatica}}
La "pistola elettroflogopneumatica" è un apparecchio creato da Alessandro Volta durante i suoi studi sulle "arie infiammabili": nel gennaio del [[1777]], costruìcostruí "una piccola [[bombarda (arma)|bombarda]]", in cui inserire "aria infiammabile" mescolata in giusta dose con "aria deflogisticata" ([[ossigeno]]), che potesse spingere fuori una palla "con impeto e rimbombo" una volta accesa "con un acciarino, proprio come un archibugio comune."
 
==== La lucerna ad aria infiammabile ====
{{vedi anche|Lucerna ad aria infiammabile}}
Dopo la costruzione della pistola elettroflogopneumatica Volta volle realizzare una "lucerna ad aria infiammabile", ovvero un apparecchio che fosse un'applicazione piùpiú utile dell'aria infiammabile: l'idea gli viene dall'amico Padre Campi a cui la mostrò in disegno mentre la perfezionava.
 
==== L'eudiometro ====
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[[File:Volta.gif|thumb|Rappresentazione schematica dell'esperimento di Alessandro Volta. L'aria all'interno di un bulbo di vetro è scaldata assieme al liquido di un recipiente. Come osservò Volta, questo comporta l'espansione del gas che fa fuoriuscire parte del liquido contenuto nell'ampolla.]]
 
Volta costruìcostruí anche un apparato sperimentale per misurare in che modo cambia il volume di un gas all'aumentare della temperatura. Un bulbo di vetro graduato contenente aria fu posto capovolto e parzialmente riempito in un recipiente pieno d'acqua, olio o [[mercurio (elemento chimico)|mercurio]]. La temperatura del liquido fu a questo punto aumentata gradualmente, il gas si scaldò e Volta scoprìscoprí che parte del liquido veniva respinto al di fuori del bulbo a causa dell'aumento del volume del gas.<ref>{{cita web|url=http://ppp.unipv.it/Collana/Pages/Libri/Saggi/NuovaVoltiana_PDF/uno.pdf|titolo=
Analogy in Volta's Exact Natural Philosophy|autore=JL Heilbron|accesso=27 febbraio 2013|lingua=en}}</ref> L'uso dell'olio e del mercurio permise di ridurre gli errori sistematici di misurazione introdotti dall'uso dell'acqua, in quanto questa scaldandosi tende a evaporare e ad aggiungere gas all'ampolla falsando in parte i risultati. Questi esperimenti furono condotti da Volta negli anni che vanno dal [[1792]] al [[1796]] durante le sue ricerche sulla [[densità]] e tensione dei [[vapore|vapori]] saturi e sulla loro dipendenza dalla [[temperatura]]. Questo esperimento gli permise di determinare, dieci anni prima di [[Joseph Louis Gay-Lussac]], la legge della dilatazione uniforme dell'aria e anche con buona precisione la costante di proporzionalità <math>\alpha</math> fra temperatura e volume (stimata attorno a α = 1/216 [[Grado Réaumur|°r]], simile al valore oggi accettato). Questi risultati ebbero tuttavia scarsa diffusione internazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.encyclopedia.com/topic/Alessandro_Giuseppe_Antonio_Anastasio_Volta.aspx|titolo=Volta, Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio|accesso=27 febbraio 2013|lingua=en}}</ref>
 
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Nel [[1899]] il centenario dell'invenzione della [[pila (elettrotecnica)|pila]] è celebrato a [[Como]] con una grande esposizione, sullo stile di un'[[esposizione universale]] (la prima dell'Italia unita). Fra i vari studi e progetti presentati per la sua realizzazione viene scelto quello dell'ingegnere comasco [[Eugenio Linati]].
 
Su una vasta area in riva al lago, viene allestito un vasto recinto fieristico (un'area espositiva di circa 15.000&nbsp;m²) con un articolato padiglione centrale e alcuni ambienti secondari. La fronte principale, rivolta verso la città, è in [[stile Impero]]: agli estremi della loggia si innalzano due alte torri in forma di pila elettrica. L'esposizione si sviluppa dai cimeli voltiani ai nuovi ritrovati della tecnica fino ai piùpiú raffinati prodotti dell'industria serica. Unico elemento separato dal resto dell'esposizione è il padiglione artistico in cui, accanto agli artisti contemporanei, sono presentati numerosi capolavori della storia artistica italiana.
 
Le principali autorità politiche dell'epoca, tra cui il re [[Umberto I d'Italia|Umberto I]], giungono a Como per visitare l'esposizione. Un'attenzione particolare è rivolta alla musica: [[Giacomo Puccini]], uno dei piùpiú grandi musicisti dell'epoca, compone una marcetta significativamente intitolata ''[[Folgorazione|Scossa elettrica]]''. L'8 luglio [[1899]] un furioso incendio, scatenatosi a causa di un corto circuito, distrugge completamente in meno di un'ora i padiglioni dell'esposizione. Molti cimeli vengono tuttavia recuperati. Si apre immediatamente un sottoscrizione per la ricostruzione dell'esposizione alla quale partecipa anche il re. Su un progetto dell'architetto Linati, la ricostruzione viene completata in un mese e l'esposizione può riaprire il 20 agosto 1899.
 
=== 1927: 100 anni dalla morte ===
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Come nel 1899, anche nel 1927 Como ospita un Congresso di Telegrafisti provenienti da tutto il mondo: i postelegrafonici, con il concorso di altri enti soprattutto comaschi, fanno erigere il cosiddetto [[Brunate#Faro Voltiano|Faro Voltiano]] in onore di Volta sul colle di San Maurizio di [[Brunate]], sovrastante la città lariana, su progetto dell'ingegner Gabriele Giussani. Il faro è inaugurato l'8 settembre 1927 con l'intervento del ministro delle comunicazioni [[Costanzo Ciano]].
 
Si tiene anche un [[Congresso internazionale dei Fisici del 1927|Congresso internazionale dei Fisici]], che è poi risultato uno dei piùpiú importanti appuntamenti scientifici che si siano tenuti in Italia nei primi decenni del [[XX secolo|Novecento]], avendo richiamato a Como, Pavia e Roma i "padri" della fisica moderna. Le sessioni comasche del congresso si tengono nell'aula di scienze dell'Istituto Carducci, divenuta oggi Sala Casartelli che, nelle decorazioni alle pareti realizzate in seguito dal pittore Achille Zambelli, presenta una serie di medaglioni con i nomi dei congressisti, tra cui dieci [[Premio Nobel per la fisica|premi Nobel per la fisica]] e due [[Premio Nobel per la chimica|premi Nobel per la chimica]], piùpiú altri tre presenti al congresso ma che ottennero il Nobel per la fisica dopo, a decorazione ormai avvenuta.
 
All'epoca Como mancava di uno stadio e si decide di costruirlo proprio in occasione delle onoranze a Volta. Iniziatisi i lavori nell'ottobre del [[1926]], sul terreno donato dal podestà Carlo Baragiola e su progetto dell'architetto [[Giovanni Greppi (architetto)|Giovanni Greppi]] di Milano, lo stadio viene inaugurato il 30 luglio del [[1927]] dedicandolo a [[Giuseppe Sinigaglia]] ([[1884]]-[[1916]]), volontario di guerra decorato al valore, morto eroicamente sul [[monte San Michele]].
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=== 1945: 200 anni dalla nascita ===
Nonostante la drammatica situazione del Paese ancora scosso dalle vicende belliche, furono tenute commemorazioni di Alessandro Volta in occasione del bicentenario della sua nascita presso il Teatro Sociale, la Cattedrale e la Tomba di Volta.
Nello stesso anno l'editore Marzorati di Como pubblicava il volume "Como ad Alessandro Volta", nel quale si celebrava l'opera scientifica dell'illustre scienziato, con saggi di Giovanni Polvani e Carlo Volpati sugli aspetti piùpiú strettamente scientifici del Volta e di Giuliano Aliati, Federico Frigerio, Ettore Rota, [[Luigi Rovelli]] e Pietro Vaccari sugli aspetti storico-iconografici.
 
=== 1949: 150 anni dalla pila ===
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=== 1977: 150 anni dalla morte ===
[[File:Alessandro-volta2.jpg|left|thumb|Ritratto di Alessandro Volta, incisione di Raffaello Morghen, su disegno di Luigi Sabatelli, 1816.]]
Le manifestazioni voltiane ebbero inizio il mattino del 5 marzo con una messa celebrata da Monsignor Castelli nel cimitero di Camnago (Como). Nel pomeriggio dello stesso giorno il sindaco dl Como avv. [[Antonio Spallino]], presidente del Comitato per le Manifestazioni Voltiane, aprìaprí ufficialmente l'anno voltiano. Furono indette numerose manifestazioni che richiamarono a Como personalità di rilievo del mondo scientifico, tra cui i premi Nobel per la fisica [[Nikolaj Gennadievič Basov]] ([[1964]]), [[Emilio Segrè]] ([[1959]]) e [[Samuel Chao Chung Ting]] ([[1976]]). Fu assegnato inoltre il premio Francesco Somaini al prof. [[Edoardo Amaldi]], fisico dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma]], che il giorno dell'inaugurazione tenne un discorso sulla “Attualità di Volta nella moderna Fisica”.
 
=== 1999: 200 anni dalla pila ===
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* Nel [[1805]] in onore del suo lavoro nel campo dell'elettricità, [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] lo nomina Cavaliere della [[Legion d'onore]].
* Nel [[1806]] diventa Cavaliere dell'[[Ordine della Corona ferrea]].
* Nel [[1881]] l'[[unità di misura]] [[Sistema internazionale di unità di misura|SI]] del [[potenziale elettrico]] venne chiamata '''[[volt|volta]]''' in suo onore.
* La città di [[Como]] ha dedicato a Volta il [[Tempio Voltiano]], il monumento ''[[The Life Electric]]'', il [[Liceo ginnasio statale Alessandro Volta]] e la frazione [[Camnago Volta]], oltre a una via e a una piazza.
* A partire dal [[1899]], primo centenario dell'invenzione della [[pila di Volta|pila]], si sono tenute diverse [[Alessandro Volta#Le Celebrazioni voltiane|Celebrazioni Voltiane]] per onorare la memoria di Alessandro Volta.
* Nel libro ''[[L'evoluzione della fisica]]'' [[Albert Einstein]] attribuisce alla scoperta di Volta un ruolo fondamentale nell'evoluzione della fisica indicandolo come il primo ad aver segnalato “la prima grave difficoltà" contro "l'interpretazione meccanicista della natura".<ref>[http://storiascienza.wetpaint.com/page/La+pila+di+Volta+in+L%E2%80%99evoluzione+della+fisica+di+Einstein+e+Infeld La pila di Volta in L‚Äôevoluzione della fisica di Einstein e Infeld - Storia della Scienza] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121120005334/http://storiascienza.wetpaint.com/page/La+pila+di+Volta+in+L%E2%80%99evoluzione+della+fisica+di+Einstein+e+Infeld |data=20 novembre 2012 }}</ref>
* La città di [[Angera]] gli ha dedicato una lapide sul municipio, in cui si ricorda che negli stagni di quella città Volta scoprìscoprí il [[metano]].
* Gli è stato dedicato un [[asteroide]], [[8208 Volta]]<ref>{{en}} {{collegamento interrotto|1=[http://sormano.altervista.org/citazioni/full_citazioni.htm Osservatorio Astronomico di Sormano Citazioni] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
* Un cratere sulla Luna è stato nominato Volta in suo onore.