Stato dell'arte: differenze tra le versioni

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In italiano, invece, il primo significato della locuzione corrisponde a " 'il punto cui sono arrivate le ricerche in una determinata disciplina', in una prospettiva quindi di momento di ricapitolazione dei dati acquisiti e stabilizzati nei diversi ambiti di ricerca (abbastanza vicino a ''stato delle cose'')"<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/stato-dellarte|titolo=Lo stato dell'arte}}</ref>. Con questo significato comincia a comparire sui dizionari di lingua a partire dal 2005.<ref name=":0" /> Ad oggi sono invalsi entrambi gli utilizzi.
 
In italiano esisteva già in precedenza, nella contrattualistica privata, il concetto di [[regola dell'arte]], o regola d'arte, che era desunto dal [[codice civile italiano|codice civile]] e da altre leggi, e che rappresenta l'insieme delle norme e prassi consolidate in una specifica professione. Nel 1998 la norma europea [[Ente nazionale italiano di unificazione|UNI]] [[Comitato elettrotecnico italiano|CEI]] EN 45020 ha definito lo stato dell'arte come "stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o servizi, basate su scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali pertinenti", che corrisponde al significato che era attribuito alla regola d'arte.
 
== Normativa sui brevetti==