Minerva: differenze tra le versioni

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[[Dionigi di Alicarnasso]] riporta come l'antica città di ''[[Orvinio|Orvinium]]'', nell'epoca in cui era abitata dagli [[Aborigeni (mitologia)|Aborigeni]], fosse dominata da un tempio dedicato alla dea.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], I 14.3</ref>
 
A Roma le erano dedicati diversi templi, di cui resta ancora memoria nella odierna denominazione di [[Piazza della Minerva]] e nella chiesa di [[Santa Maria sopra Minerva]]nei pressi del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]]. Invece il cd. [[tempio di [[Minerva Medica]] nei pressi della Stazione Termini, in realtà era probabilmente un ninfeosemplice rotondoninfeo. Il culto di Minerva era tenuto nel [[tempio di Minerva (Foro transitorio)]] e sul [[Campidoglio]] dove la dea faceva parte della [[Triade Capitolina]], insieme a Giove e [[Giunone]]. Nel [[207 a.C.]] una [[gilda (storia)|gilda]] di poeti e attori venne creata per fare [[offerta votiva|offerte votive]] nel [[tempio di Minerva (Aventino)|Tempio di Minerva]] sull'[[Aventino]]. Tra gli altri membri merita una menzione speciale [[Livio Andronico]]. Il santuario aventiniano rimase un importante centro culturale per gli artisti per la maggior parte della [[Repubblica romana]].
 
I Romani ne celebravano la festa dal 19 al 23 marzo nei giorni che prendevano il nome di ''[[Quinquatria]]'', i primi cinque successivi alle [[Idi di marzo]], a partire dal diciannovesimo nel Calendario degli Artigiani. Una versione più contenuta, le ''[[Minusculae Quinquatria]]'', si teneva dopo le [[Idi di giugno]], il 13 giugno, con l'uso di [[flauto|flautisti]], molto usati nelle cerimonie religiose.