Variabile casuale: differenze tra le versioni

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Il termine ''aleatorio'' deriva dal latino ''alea'' (''gioco di dadi''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/aleatorio/|titolo=Definizione di Aleatorio|sito=treccani.it|accesso=9 febbraio 2015}}</ref>, ricorda il famoso ''[[alea iacta est]]'') ed esprime il concetto di rischio calcolato. La denominazione alternativa ''stocastico'' è stata introdotta da [[Bruno De Finetti]]<ref>{{Cita libro | titolo=DELI, Dizionario etimologico della lingua italiana | editore=Zanichelli | anno=2009}}</ref>. Il termine ''casuale'' deriva dal latino ''casualis''.
 
== Storia ==
Ancorché non formalizzato, il concetto della distribuzione statistica attorno ad una media era noto fin dall'antichità. Leggiamo infatti nel [[Fedone]] di [[Platone]]:
 
:''«E non è ingiusto, questo? Non è forse vero che chi si comporta così, evidentemente vive tra gli uomini senza averne nessuna esperienza? Se, infatti, li conoscesse appena, saprebbe che son pochi quelli veramente buoni o completamente malvagi e che per la maggior parte, invece, sono dei mediocri.»<br />«In che senso?» feci.<br /> «È lo stesso delle cose molto piccole e molto grandi. Credi forse che sia tanto facile trovare un uomo o un cane o un altro essere qualunque molto grande o molto piccolo o, che so io, uno molto veloce o molto lento o molto brutto o molto bello o tutto bianco o tutto nero? Non ti sei mai accorto che in tutte le cose gli estremi sono rari mentre gli aspetti intermedi sono frequenti, anzi numerosi?»''
 
(Platone, Fedone, XXXIX)
 
== Definizione ==
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Descrivere in termini probabilistici un fenomeno aleatorio nel tempo, cioè un fenomeno che sia caratterizzabile da una variabile aleatoria, vuol dire descriverlo in termini di distribuzione di probabilità e dei suoi parametri, come il [[valore atteso]] e la [[varianza]].
 
== Storia ==
Ancorché non formalizzato, il concetto della distribuzione statistica attorno ad una media era noto fin dall'antichità. Leggiamo infatti nel [[Fedone]] di [[Platone]]:
 
:''«E non è ingiusto, questo? Non è forse vero che chi si comporta così, evidentemente vive tra gli uomini senza averne nessuna esperienza? Se, infatti, li conoscesse appena, saprebbe che son pochi quelli veramente buoni o completamente malvagi e che per la maggior parte, invece, sono dei mediocri.»<br />«In che senso?» feci.<br /> «È lo stesso delle cose molto piccole e molto grandi. Credi forse che sia tanto facile trovare un uomo o un cane o un altro essere qualunque molto grande o molto piccolo o, che so io, uno molto veloce o molto lento o molto brutto o molto bello o tutto bianco o tutto nero? Non ti sei mai accorto che in tutte le cose gli estremi sono rari mentre gli aspetti intermedi sono frequenti, anzi numerosi?»''
 
(Platone, Fedone, XXXIX)
 
== Alcune variabili casuali utilizzate in statistica ==