Bersaglieri: differenze tra le versioni

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I bersaglieri vennero impiegati, dopo l'unificazione italiana, anche per contrastare il [[brigantaggio postunitario|brigantaggio]] a sud. In questa occasione si dimostrarono un corpo particolarmente adatto specie per le impervietà del territorio dove vennero impiegati. Non mancarono episodi brutali che caratterizzarono alcune operazioni di pacificazione del Regno messe in atto dal governo italiano. Episodi di questo genere furono particolarmente cruenti in Basilicata dove imperversava il famoso brigante [[Carmine Donatelli Crocco]]. Protagonisti della [[presa di Roma]] del 20 settembre 1870, i battaglioni persero l'autonomia operativa dal 1º gennaio 1871 e passarono alle dipendenze dei reggimenti, portati a dieci. Questi, dal 1882, passarono su quattro battaglioni ciascuno. Con l'ordinamento del 1910 presso ogni reggimento si formò un battaglione ciclisti, soppresso poi nel marzo 1919.
====Nella primaPrima guerra mondiale e nel primo dopoguerra====
Durante la [[prima guerra mondiale]] (1915-1918) il corpo venne ordinato in due divisioni speciali, 7 brigate, 21 reggimenti e 5 battaglioni autonomi. Nel 1924 i 12 reggimenti rimasti vennero trasformati in ciclisti, organico che poi cambiò nel 1936.
 
Reparti di bersaglieri parteciparono nel 1939 all'occupazione dell'[[Albania]] le cui operazioni durarono pochi giorni e, salvo qualche scontro, non ci furono grosse battaglie. Il corpo di spedizione era composto da due scaglioni; del primo facevano parte 12 battaglioni bersaglieri, 9 ciclisti, 1 motociclista, 1 autoportato ed uno 1 misto. I reparti bersaglieri che parteciparono all'occupazione dell'Albania erano così inquadrati:
 
* Colonna  [[Durazzo]]: comando del 2° reggimento;