Eos (divinità): differenze tra le versioni
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| professione = Dea dell'alba
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'''Eos''' ({{lang-grc|Ἠώς|Eos}}) o '''Eo''' è un personaggio della [[mitologia greca]], figlia dei [[
== Genealogia ==
Fu la sposa di [[Astreo]], con il quale generò i quattro [[
== Mitologia ==
Al termine di ogni notte Eos giunge da est a bordo di una [[biga]] trainata da due cavalli ([[Faetonte]] e Lampo)<ref name
Tra i primi amanti di Eos si nomina lo stesso [[Zeus]], da cui ebbe una figlia di nome [[Ersa (
Più tardi fu amata da [[Ares]], il dio della guerra, con cui condivise più volte il suo talamo (termine utilizzato in epoca arcaica per designare vari ambienti della casa, che andò ad indicare più comunemente la camera da letto e quindi lo stesso letto nuziale). Sdegnata per il tradimento del suo amante, [[Afrodite]] punì la dea sua rivale, condannandola ad innamorarsi di continuo di comuni mortali<ref name
La maledizione di Afrodite ebbe il suo effetto, quando Eos intravide, durante una sua passeggiata presso la città di [[Troia]], un fanciullo di straordinaria bellezza e di sangue reale, di nome [[Titone]], figlio del re [[Laomedonte]]. Così un giorno, la dea lo rapì e lo condusse con sé rivolgendosi poi a Zeus affinché gli concedesse l'[[immortalità]]. Dalla loro unione nacquero due figli, Emazione e [[Memnone (mitologia)|Mennone]], che fu ucciso da [[Achille]] nella [[Guerra di Troia]]. Da quel giorno, ogni mattina Eos piange inconsolabilmente il proprio figlio e le sue lacrime formano la [[rugiada]]<
Un altro suo amante mortale fu [[Cefalo (mitologia)|Cefalo]], marito di [[Procri]]. Secondo [[Esiodo]] i due avrebbero generato [[Fetonte]], altrove ritenuto figlio di [[
▲Secondo [[Esiodo]] i due avrebbero generato [[Fetonte]], altrove ritenuto figlio di [[Helios]] e [[Climene (figlia di Oceano)|Climene]]<ref>[[Ovidio]], [[Le metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]], 4. 204</ref><ref>[[Servio Mario Onorato]] su ''[[Eneide]]'', 10.</ref><ref>[[Strabone]], [[Geografia (Strabone)|Geografia]], 1. 2. 27, citando [[Euripide]]</ref>.
[[Omero]] la chiama "la dea dalle rosee dita" per l'effetto che si vede nel cielo all'alba.
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