Massacro di Katyn': differenze tra le versioni

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In privato il primo ministro britannico Winston Churchill espresse l'opinione che le atrocità erano state probabilmente compiute dai sovietici. Secondo una nota del Conte Raczynski, Churchill ammise il 15 aprile, durante una conversazione con il Generale Sikorski: «Ahimè, le rivelazioni tedesche sono probabilmente vere. I bolscevichi possono essere molto crudeli{{citazione necessaria}}». Comunque allo stesso tempo, il 24 aprile, Churchill rassicurò i russi: «Dobbiamo sicuramente opporci vigorosamente a qualsiasi "investigazione" da parte della Croce Rossa Internazionale o di qualsiasi altro organo in qualsiasi territorio durante l'occupazione tedesca. Tali investigazioni sarebbero una frode e le loro conclusioni ottenute per mezzo del terrorismo{{citazione necessaria}}».
 
Nel 1944 il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt incaricò il capitano [[George Earle]], suo emissario speciale nei [[Balcani]], di raccogliere informazioni su Katyń. Earle svolse l'incarico usando contatti in [[Bulgaria]] e in [[Romania]]. Anche Earle concluse che l'Unione Sovietica era colpevole. Dopo consultazioni con [[Elmer Davis]], il direttore dell'"Ufficio di informazione di guerra", Roosevelt rigettò tali conclusioni, dicendosi convinto della responsabilità nazista, e ordinò la soppressione del rapporto di Earle. Quando Earle richiese formalmente il permesso di pubblicare le sue scoperte, il presidente gli diede ordine scritto di desistere dal suo intento. Earle venne riassegnato e trascorse il resto della guerra nelle [[Samoa Americane]].
 
Dal 28 dicembre 1945 al 4 gennaio 1946, sette militari della Wehrmacht furono processati da un tribunale militare sovietico a Leningrado. Uno di loro, Arno Düre, accusato di aver ucciso numerosi civili usando mitragliatrici nei villaggi sovietici, ha confessato di aver preso parte alla sepoltura (sebbene non dell'esecuzione) da 15.000 a 20.000 prigionieri di guerra polacchi a Katyn'. Per questo è stato risparmiato l'esecuzione e gli sono stati dati 15 anni di lavori forzati. La sua confessione era piena di assurdità, e quindi non fu usato come testimone dell'accusa sovietica durante i processi di Norimberga. In seguito ritrattò la sua confessione, sostenendo di essere stato costretto a confessare dagli investigatori.<ref>{{ru icon}} I. S. Yazhborovskaja, A. Yu. Yablokov, V. S. Parsadanova, [http://katynbooks.narod.ru/syndrome/Docs/Chapter_05.html ''Катынский синдром в советско-польских и российско-польских отношениях''] (''The Katyn Syndrome in Soviet–Polish and Russian–Polish Relations''), Moscow, ROSSPEN, 2001, {{ISBN|978-5-8243-0197-7}}, pp. 336–337. (paragrafo che precede la nota [40] nella versione web). Una recensione di questo libro è apparsa come {{Cita pubblicazione|cognome1= Cienciala |nome1= A. M. | doi = 10.1111/j.1467-9434.2005.00389.x |titolo= The Katyn Syndrome|rivista= [[The Russian Review]]|volume= 65 |numero= 1|pp= 117–121 |anno= 2006 }}</ref>