Bernardo Cabrera: differenze tra le versioni

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Nacque nella seconda metà del [[XIV secolo]], da Bernardo, X visconte di Cabrera, e dalla di lui consorte la nobildonna Margherita di Foix dei visconti di Castellbò. Alla morte del padre avvenuta nel 1368, divenne il capo del suo casato; nel 1373<ref>{{cita libro|autore=N. F. de la Peña y Farell|titolo=Anales de Cataluña y epilogo breve|volume=2|editore=Jayme Surià|anno=1709|lingua=spagnolo|p=295}}</ref>, recuperò il possesso dei beni che erano stati sequestrati al nonno il visconte [[Bernardo di Cabrera]], giustiziato nel 1364 per l'accusa di tradimento, dopo un processo basato su prove false. Il re [[Pietro IV d'Aragona]], detto ''il Cerimonioso'', riconosciuto l'errore li restituì al legittimo erede, che da quel momento si distinse per la grande fedeltà al sovrano.
 
Dopo essersi distinto nel 1389 nella difesa della [[Contea di Besalù]] per respingere l'invasione, nel nord della [[Catalogna]], delle bande del [[Conti d'Armagnac|Conte di Armagnac]], riebbe il titolo di [[ammiraglio]], tradizionale nel casato. Nel 1391, il duca [[Martino I di Aragona|Martino di Montblanc]], gli affidò la capitania generale delle armate aragonesi per la spedizione in Sicilia contro i quattro vicari del regno isolano - [[Manfredi Alagona|Manfredi Alagona, barone di Vizzini]], [[Andrea Chiaramonte|Andrea Chiaramonte, conte di Modica]], [[Guglielmo Peralta|Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta]] e [[Antonio Ventimiglia|Antonio Ventimiglia, conte di Collesano]] - che al [[Giuramento di Castronovo]] confermarono la fedeltà alla loro regina [[Maria di Sicilia]], e contestualmente non riconobbero come suo sposo e come sovrano il marito, l'aragonese [[Martino I di Sicilia|Martino, conte di Luna]], figlio omonimo del Duca di Montblanc.
 
La conquista aragonese del [[Regno di Sicilia]] avvenne nei primi mesi del 1392, e i due coniugi Martino e Maria furono incoronati suoi sovrani. L'aragonese Martino, divenuto Re di Sicilia, per privilegio dato il 22 maggio 1392 lo creò [[Grande ammiraglio]] del Regno<ref name="grandammiraglio">{{cita|Villabianca|p. 30}}</ref>, e il 5 giugno dell'anno medesimo, con un altro privilegio lo investì del possesso della [[Contea di Modica]] e dei relativi vassallaggi<ref>{{cita|Villabianca|p. 29}}</ref>, confiscata ad [[Andrea Chiaramonte]], che quattro giorni prima era stato giustiziato con la decapitazione. Nel 1393 fu creato [[capitano giustiziere]] di [[Palermo]]<ref name="grandammiraglio"/>, e divenuto il più potente politico e feudatario della Sicilia dei Martini, tra il 1395 e il 1410, acquistò le terre di [[Giarratana]], di [[Monterosso Almo|Monterosso]], di [[Militello in Val di Catania|Militello]] e di [[Biscari]].<ref name="grandammiraglio"/> Giarratana, Monterosso e Biscari furono aggregate alla Contea di Modica<ref name="grandammiraglio"/> , che con il Cabrera accrebbe la propria estensione territoriale.