Giacomo Antonio Lucifero: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 33:
Nel corso del suo [[episcopato]] venne in particolar modo ricordato per gli insulti e le minacce che ricevette suo malgrado dal [[barone]] [[Pietro Antonio Abenante]], [[feudatario]] di [[Cirò]], [[Calopezzati]] e [[Martirano (Italia)|Martirano]]<ref>[[Luigi Palmieri (scrittore)|Luigi Palmieri]], ''Cosenza e le sue famiglie'', [[Cosenza]], [[Luigi Pellegrini Editore|Pellegrini Editore]], [[1999]], p. 245. ISBN 978-88-810-1067-7</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archeologiapetelina.it/Krimisa/glispinellimarchesidiciro.php|titolo=Feudatari e società civile|accesso=26 febbraio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archiviostoricocrotone.it/urbanistica-e-societa/chiesa-e-societa-a-ciro/|titolo=Chiesa e società a Cirò|autore=[[Andrea Pesavento]]|accesso=26 febbraio 2019}}</ref>, reo secondo quest'ultimo di aver sostenuto, almeno in un'occasione, una delle rivolte avvenute nell'''[[universitas]]'' di [[Cirò]] intorno al [[1543]] contro la [[Feudalesimo|feudalizzazione]] delle terre cirotane da parte dello stesso Abenante<ref>{{cita web|url=http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie%20e%20Persone/279|titolo=Famiglia Abenante|accesso=26 febbraio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Abenante.htm|titolo=Famiglia Abenante|accesso=26 febbraio 2019}}</ref>.
 
Lucifero si spense ad [[Umbriatico]] nel [[1548]], dopo averneaver governato la [[Diocesi di Umbriatico|diocesi]] per 17 anni.
 
== Note ==