Partenope (sirena): differenze tra le versioni

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'''Partenope''' ({{lang-grc|Παρθενόπη}}, in latino ''Parthenŏpe'') era, nell'antica mitologia greca, una [[Sirene (religione greca)|sirena]]. Secondo [[Esiodo]] era figlia di [[Forco]]. Altre fonti indicano che fu generata da [[Acheloo]] e la Terra oppure dalla musa [[Tersicore]].<ref name=treccani>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/partenope_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=PARTENOPE in "Enciclopedia Italiana"|cognome=Elia|nome=Olga|sito=www.treccani.it|lingua=|accesso=2017-10-16}}</ref>
 
Secondo la tradizione raccolta nelle ''[[Argonautiche orfiche]]'' ([[V secolo d.C.]]), le tre sirene Partenope, [[Ligea (mitologia)|Ligeia]] e [[Leucosia (mitologia)|Leucosia]] vengono battute nel canto da [[Orfeo]] e per la disperazione si buttano in mare, dove vengono trasformate in [[scogli]]. Nelle ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]] ([[III secolo a.C.]]), la loro morte viene invece attribuita all'insensibilità di Ulisse alla malia del loro canto. I loro corpi galleggianti vengono trasportati dal mare. Ligeia finisce a [[Terina]], Leucosia a [[Posidonia]] e Partenope alle foci del fiume [[Sebeto]]<ref name=treccani/>, dove poi i [[Cuma|Cumani]], con l'espulsione degli oligarchi nell'ambito del clima di ''stasis'' presente sotto il tiranno [[Aristodemo di Cuma|Aristodemo]] avrebbero fondato ''[[Napoli|Neapolis]]''<ref>[http://www.academia.edu/2350685/Meta_ton_enchorion_men_enaumachesan._Neapolis_e_la_seconda_battaglia_di_Cuma Academia.edu p. 213]</ref>.
 
A Partenope sarebbe stata dedicata una corsa con le fiaccole, che ogni anno si compiva in suo onore (le cosiddette ''[[Lampadedromie napoletane|Lampadedromie]]'').