Assedio di Monopoli: differenze tra le versioni

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[[File:Ritratto del Doge Andrea Gritti - Tiziano 059.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto del Doge Andrea Gritti di Tiziano]]
 
Il Guicciardini, nell'''Historia d'Italia'' - Libro XIX, nel descrivere questi avvenimenti e le grandi difficoltà incontrate dagli Imperiali al primo assalto, tra l'altro aggiunge: "Dette al principio d'aprile il Guasto l'assalto a Monopoli dove perdé più di cinquecento huomini, e molti guastatori, rotti tre pezzi d'artiglieria, e si discostò un miglio e mezzo, perché l'artiglieria della terra gli danneggiava assai".
 
{{quote|Dette al principio d'aprile il Guasto l'assalto a Monopoli dove perdé più di cinquecento huomini, e molti guastatori, rotti tre pezzi d'artiglieria, e si discostò un miglio e mezzo, perché l'artiglieria della terra gli danneggiava assai|''[[Storia d'Italia (Guicciardini)|Historia d'Italia]]'', Libro XIX}}.
Con il cessare del pericolo, sorsero disordini in città determinati dalla mancanza di rifornimenti e dal cronico ritardo delle paghe. Furono saccheggiati due magazzini, Orsini fece subito impiccare due uomini rei del fatto e prese la decisione di rinviare a [[Barletta]] gli scontenti. Nel novembre del [[1529]] [[Repubblica di Venezia|Venezia]] firmò la pace con [[Carlo V]], consegnando all'Imperatore le città di Monopoli, [[Barletta]] e [[Trani]]. Nel 1530 Monopoli viene ceduta da [[Repubblica di Venezia|Venezia]] a [[Carlo V]]: nella città entrarono così gli imperiali spagnoli e tra essi [[Diego Borrassa]] o Borrassà, nobile di [[Valencia]], cui viene affidato il comando della piazza monopolitana.
 
Con il cessare del pericolo, sorsero disordini in città determinati dalla mancanza di rifornimenti e dal cronico ritardo delle paghe. Furono saccheggiati due magazzini; l'Orsini fece subito impiccare due uomini rei del fatto e prese la decisione di rinviare a [[Barletta]] gli scontenti.
 
==Epilogo==
Con il cessare del pericolo, sorsero disordini in città determinati dalla mancanza di rifornimenti e dal cronico ritardo delle paghe. Furono saccheggiati due magazzini, Orsini fece subito impiccare due uomini rei del fatto e prese la decisione di rinviare a [[Barletta]] gli scontenti. Nel novembre del [[1529]] [[Repubblica di Venezia|Venezia]] firmò la pace con [[Carlo V]], consegnando all'Imperatore le città di Monopoli, [[Barletta]] e [[Trani]]. Nel 1530 Monopoli viene ceduta da [[Repubblica di Venezia|Venezia]] a [[Carlo V]]: nella città entrarono così gli imperiali spagnoli e tra essi [[Diego Borrassa]] o Borrassà, nobile di [[Valencia]], cui viene affidato il comando della piazza monopolitana.
 
== Note ==