De clementia: differenze tra le versioni

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Il '''De clementia''' è un trattato di [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]]. Esso, insieme alle ''[[Naturales quaestiones]]'' e al ''[[De beneficiis]]'', fa parte dei tre trattati dell'autore.<ref>O.Bellavita, M.Gori, L.Lehnus, ''Thesaurus Latinitatis-vol.2'', Principato, Milano, 2011, pag. 75 </ref>L'opera fa parte del genere letterario degli [[speculum principis]], in essa infatti Seneca esplora il rapporto tra filosofia e politica individuando la qualità migliore più importante che dovrebbe avere un sovrano, ovvero la clemenza. Lo scritto è dedicato al giovane [[Nerone]] del quale Seneca era divenuto precettore, insieme al prefetto del pretorio [[Sesto Afranio Burro|Afranio Burro]], per volere della madre [[Agrippina minore]].<ref>O.Bellavita, M.Gori, L.Lehnus, ''Thesaurus Latinitatis-vol.2'', Principato, Milano, 2011, pag. 69</ref> Con tale scritto Seneca spera di educare al meglio il giovane imperatore elogiando lo stesso con le qualità che vorrebbe che Nerone avesse.
Nel '''De clementia''', [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] utilizzò la tecnica dello [[speculum principis]] per far in modo che [[Nerone]] si comportasse in un modo giusto e saggio. Seneca lo elogiava elencando le buone qualità che deve avere un sovrano, come fossero già sue. In questo modo lo incoraggiava, in modo indiretto, a comportarsi come voleva lui.
==Note==
 
<references />
{{Seneca}}
[[Categoria:Opere di Seneca]]