Guerra civile romana (44-31 a.C.): differenze tra le versioni

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Dopo lo sgomento iniziale seguito all'uccisione di Cesare, Antonio prese in mano la situazione e si fece consegnare da Calpurnia, vedova del dittatore, le carte [[politica|politiche]] e il [[denaro]] liquido di quest'ultimo.<ref name=Trium>{{Cita|Antonelli|p. 35}}</ref> Intanto Lepido, nuovo [[proconsole]] della [[Gallia Narbonense]] e della [[Spagna Citeriore]], lasciava ad Antonio il potere di occuparsi da solo della situazione:<ref name=Trium/> in un primo momento aveva fatto entrare a [[Roma (città antica)|Roma]] alcuni soldati della [[legione romana|legione]] accampata alle porte della [[città]] con l'intento di attaccare il Campidoglio, Lepido decise alla fine di partire per le sue [[provincia romana|province]].<ref>{{Cita|Antonelli|p. 34}}</ref> Antonio trovò anche un'intesa con il suo vecchio nemico, [[Publio Cornelio Dolabella]], che insieme a lui era stato designato [[console (storia romana)|console]] da Cesare.<ref>{{Cita|Antonelli|p. 39}}</ref>
 
A questo punto, per guadagnare tempo, con un abile mossa Antonio permise che breso era abile
che il [[senato]] concedesse l'[[amnistia]] ai congiurati e cercò il dialogo proprio con la massima assemblea romana. In cambio, il Senato votò la concessione dei funerali di [[stato]] per Cesare. Durante le celebrazioni accadde però che la vista del corpo del dittatore e del [[sangue]] sulla sua [[toga]], la lettura del suo testamento generoso verso i romani e il discorso ad effetto di Antonio, accendessero d'ira l'animo del popolo contro gli assassini.
 
Fino all'aprile del 44, Antonio mantenne comunque un atteggiamento conciliante: lasciò che i cesaricidi assumessero quelle cariche a cui Cesare li aveva designati prima che questi lo uccidessero, allontanò i veterani del defunto dittatore da Roma e propose l'abolizione della dittatura. Per sé chiese e ottenne la provincia di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] (e le legioni che Cesare aveva ammassato là per la spedizione contro i [[parti]]) e per Dolabella quella di [[Siria (provincia romana)|Siria]]. Per adesso Roma si era salvata dal caos, anche se la situazione tra Antonio e il senato era sempre più tesa.
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