Ela Weber: differenze tra le versioni

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Morgan Sand (discussione | contributi)
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Nata in una famiglia di [[Cuoco|cuochi]], fin da bambina aiuta i suoi nel [[ristorante]] di famiglia.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=uLXonkwhQOI]</ref>
=== Gli esordi ===
Già a 15 anni iniziò a lavorare come modella, facendo anche uno stage a [[New York]] nel [[1984]]. Dopo aver esercitato da giovanissima la professione di benzinaia<ref>[http://www.topsprint.it/giornale00/pages/pag010.htm ''I nostri primi dieci anni'']</ref>, notiziaarriva dinel risalto1988 in Italia al momento del suo grande successo, arrivainiziando nela 1988 nel Belpaese, partendolavorare come indossatrice per poie entraresuccessivamente in televisione con la trasmissione ''Telecamere a richiesta'', un programma su [[Canale 5]] condotto da [[Alessandro Ippolito]].
 
Ma ilIl successo arriva nel 1996 con ''[[Tira & Molla|Tira & molla]]'', come assistente di [[Paolo Bonolis]] per la conduzione della trasmissione: qui le viene attribuito dallo stesso Bonolis il divertente soprannome di ''Sellerona'' (grosso [[Apium graveolens|sedano]], tipico nomignolo [[Dialetto romanesco|romanesco]] attribuito alle persone di notevole statura, infatti la Weber è alta 1 metro e 80 centimetri)<ref>[http://www.oggi.it/gossip/personaggi/2012/09/24/ela-weber-il-ritorno-con-amore-della-sellerona/ ''Ela Weber, il ritorno (con amore) della “Sellerona”''], ''Oggi'', 24 settembre 2012</ref>. Il 1996 è un anno molto fortunato per la showgirl teutonica che partecipa a due commedie cinematografiche di successo: ''[[Uomini senza donne]]'' di [[Angelo Longoni (regista)|Angelo Longoni]] ed ''[[A spasso nel tempo]]'' di [[Carlo Vanzina]]. Poi dal 1998 al 2000 è il volto femminile di ''[[Galagoal|Goleada]]'' su [[Telemontecarlo|TMC]] insieme a [[Massimo Caputi]], e nello stesso anno si trasforma in "maestrina" di tedesco per il ''[[Tappeto volante (programma televisivo)|Tappeto Volante]]'' di [[Luciano Rispoli]]; sempre su TMC conduce ''Crazy Camera'', contenitore di [[videoclip]] e [[candid camera (genere televisivo)|candid camera]].
 
In questi anni torna al cinema interpretando se stessa nei film di [[Neri Parenti]] ''[[Paparazzi (film 1998)|Paparazzi]]'' (1998) e ''[[Tifosi]]'' ([[1999]]). Non sono da dimenticare neanche le numerose partecipazioni alla famosa trasmissione sportiva ''[[Il processo di Biscardi]]'', in onda il lunedì sera, negli anni [[1998]] e 1999. Sempre nel 1998 è testimonial pubblicitario di [[Auricchio]], marca produttrice di [[Scamorza|provoloni]]: la Weber ha girato diversi spot nei quali indica di gustare tale formaggio nella sua variante piccante, da lei pronunciato come "picanto"<ref>[http://www.iustitia.it/archivio/20_agosto_11/documenti/lettere3.htm ''Auricchio "picanto"''], iustitia.it</ref>. Nelle estati del 1999 e del [[2000]] è alla guida con [[Gigi Sabani]] di ''[[Sette per uno]]'', un programma ideato da [[Jocelyn Hattab|Jocelyn]].
 
===Gli anni 2000===
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== Vita privata ==
Il 12 luglio [[2009]] si sposa con la guardia del corpo Andrea Bonacci presso lo stabilimento ''Waterfront'' di [[Focene]]. Al posto dei regali di nozze gli sposi hanno chiesto a tutti gli ospiti di fare una donazione all'associazione ''Aquilone Blu ONLUS'' per la realizzazione di un'area ludico-didattica in favore dei bambini terremotati[[Terremoto dell'[[L'Aquila del 2009|terremotati dell'Aquila]]. Anche i proventi della vendita dell'esclusiva ai giornali sono stati donati per ilal progetto ''Aiutiamo i bambini dell'Abruzzo'' di Aquilone Blu ONLUS.<ref>[http://www.aquiloneblu.org/frame/abruzzo.htm Aquilone Blu - Abruzzo]</ref>
 
Nel [[2002]] il giornalista [[Roberto D'Agostino]] pubblica sul suo sito ''[[Dagospia]]'' una foto della rivista [[Playmen]] datata [[1993]], in cui sarebbe ritratta la Weber in atteggiamenti [[softcore]] con un'altra modella. La foto non risultò poi ritrarre la bionda [[Tedeschi|tedesca]], che nel [[2005]] ha ottenuto un risarcimento per danni morali e professionali e ha vinto una causa per diffamazione.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/21/weber.shtml|titolo=La Weber fa condannare Dagospia|editore=corriere.it|data=21 settembre 2005|accesso=24 novembre 2015}}</ref>
 
== Programma TV ==