Paradiso (Divina Commedia): differenze tra le versioni

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{{Libro
|titolo = Paradiso
|titoloorig =
|immagine = Paradiso Canto 31.jpg
|didascalia = Dante e [[Beatrice (Dante)|Beatrice]] contemplano l'[[Empireo]] ([[Paradiso - Canto trentunesimo]]) - incisione di Gustave Dorè
|annoorig = [[1321]] ca.
|forza_cat_anno = no
|genere = [[Epica]]
|lingua = italiano
|ambientazione = [[Paradiso]], Candida rosa, Empireo
|protagonista = [[Dante Alighieri]]
}}
 
Il '''''Paradiso''''' è la terza delle tre [[Cantica|cantiche]] che compongono la ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], dopo l'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' e il ''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]''.
 
Nella sua ''[[Epistola XIII a Cangrande della Scala|Epistola XIII]]'' Dante dedicò la cantica a [[Cangrande della Scala]].
 
==Struttura del Paradiso==
{{vedi anche|Cieli del Paradiso}}
La struttura del [[Paradiso]] è costruita sul [[sistema geocentrico]] di [[Aristotele]] e di [[Claudio Tolomeo]] (al centro dell'universo sta la [[Terra]] e intorno ad essa nove sfere concentriche).
Mentre l'[[Inferno]] e il [[Purgatorio]] sono luoghi presenti sulla Terra, il [[Paradiso]] è un mondo immateriale, etereo, diviso in nove cieli: i primi sette prendono il nome dai [[corpi celesti]] del [[sistema solare]] (nell'ordine [[Luna]], [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]], [[Venere (astronomia)|Venere]], [[Sole]], [[Marte (astronomia)|Marte]], [[Giove (astronomia)|Giove]], [[Saturno (astronomia)|Saturno]]), gli ultimi due sono costituiti dalla sfera delle [[stelle fisse]] e dal [[Primo mobile]].
Il tutto è contenuto nell'[[Empireo]].
[[File:Giovanni di paolo, paradiso 57 rosa celeste.jpg|upright=1.6|thumb|Le anime beate nella ''[[Candida Rosa]]'']]
Il rapporto tra [[Dante Alighieri|Dante]] e i beati è molto diverso rispetto a quello che il poeta ha intrattenuto coi [[Dannazione|dannati]] e i penitenti: tutte le [[Anima|anime]] del Paradiso, infatti, risiedono nell'Empireo, e precisamente nella ''[[Candida Rosa]]'', dal quale essi contemplano direttamente [[Dio]]; tuttavia, per rendere più comprensibile al viaggiatore l'esperienza del Paradiso, le figure gli appaiono di cielo in cielo, in una precisa corrispondenza [[Astrologia|astrologica]] tra la qualità di ogni [[pianeta (astrologia)|pianeta]] e il tipo di esperienza [[Spirito (filosofia)|spirituale]] compiuta dal personaggio descritto: così, nel cielo di Venere appaiono gli spiriti [[amore|amanti]], e in quello di Saturno gli spiriti [[Contemplazione|contemplativi]] e via dicendo.
 
All'ingresso del Paradiso terrestre, situato sulla cima della montagna del Purgatorio, [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], che secondo l'[[figura (teologia)|interpretazione figurale]] rappresenta la [[Ragione]], scompare (Purgatorio[[Purgatorio - Canto trentesimo|, canto XXX]]) e viene sostituito da [[Beatrice Portinari|Beatrice]], raffigurante la [[Grazia (teologia)|Grazia]] della [[fede]], la [[Teologia]]. Ciò simboleggia l'impossibilità per l'uomo di giungere a Dio per il solo mezzo della ragione umana: sono necessari uno scarto [[Intuizione|intuitivo]] e un diverso livello di "ragione divina" (ossia di [[verità]] [[Illuminazione (cristianesimo)|illuminata]]), rappresentati appunto dall'accompagnatrice. Successivamente, a Dante si affiancherà una nuova guida: Beatrice lascia maggiore spazio a san [[Bernardo di Chiaravalle]], pur restando presente e pregando per il poeta nel momento dell'invocazione finale del santo alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]. La Teologia (Beatrice) non è sufficiente per elevarsi alla visione di [[Dio]], alla quale si può giungere solo attraverso la ''[[contemplazione]] [[mistica]]'' dell'[[estasi]], rappresentata [[allegoria|allegoricamente]] da san Bernardo.
 
Nello scandire i tempi del [[Viaggio immaginario|viaggio]] attraverso il Paradiso, Dante ha presente lo schema dell<nowiki>'</nowiki>''Itinerario della mente in Dio'' di [[Bonaventura da Bagnoregio|San Bonaventura]], che prevedeva [[Platone|platonicamente]] tre gradi di apprendimento: l<nowiki>'</nowiki>''Extra nos'', ovvero l'esperienza dei sette cieli, corrispondente alla conoscenza sensibile della [[Platonismo|teoria platonica]]; l<nowiki>'</nowiki>''Intra nos'', o l'esperienza delle stelle fisse, corrispondente alla visione [[Immaginazione|immaginativa]]; il ''Supra nos'', o l'esperienza dell'Empireo, corrispondente alla conoscenza [[Intelletto|intellettuale]]. In questa scansione sono tuttavia presenti anche elementi di carattere [[scolastica (filosofia)|scolastico]]-[[Aristotele|aristotelico]] (vita mondana, attiva e contemplativa) e [[Agostino di Ippona|agostiniano]] (la vita attiva secondo la ''Scientia'', e la vita contemplativa secondo la ''Sapientia'').
 
==Caratteristiche generali==
[[File:Cristobal Rojas 25a.JPG|thumb|Dante e Beatrice sulle rive del Lete 1889, opera del pittore venezuelano Cristóbal Rojas]]