Guerra Genkō: differenze tra le versioni

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L'imperatore Go-Daigo fuggì da Oki nella primavera del 1333, due anni dopo il suo esilio, con l'aiuto di [[Nawa Nagatoshi]] (名和長年) e della sua famiglia, sollevando un esercito a Funagami nella provincia di [[Hoki (provincia)|Hōki]].
 
Nel frattempo, [[Ashikaga Takauji]], il generale in capo della famiglia Hōjō, si rivoltò e combatté per l'Imperatore nella speranza di essere nominato shōgun. Takauji entrò a [[Kyoto]] il 19 giugno e Go-Daigo entrò nel palazzo alla fine di luglio del 1333. Contemporaneamente [[Nitta Yoshisada]] condusse il suo esercito in una campagna attraverso le province di [[Kōzuke]] e [[Musashi (provincia)|Musashi]] che culminò nell'[[assedio di Kamakura (1533)|assedio di Kamakura]], dando fuoco alla città e ponendo fine allo [[shogunato Kamakura]]<ref name=Sansom2/>{{rp|15–21}}.
 
L'imperatore Go-Daigo tornò a Kyoto e rivendicò il potere in quella che divenne nota come la ''[[restaurazione Kemmu]]''. Tuttavia l'imperatore cercò di restaurare l'antico potere che esso deteneva, elargendo esili ricompense ai suoi migliori generali e accentrandosi tutto il potere. Per questo nel 1336 Takauji si nominò shōgun e prese il potere, segnando l'inizio delle guerre [[Nanboku-chō]] e dello [[shogunato Ashikaga]].