Corpo (filosofia): differenze tra le versioni

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In opposizione a questo dualismo nella seconda metà del [[XVII secolo]] per le dottrine dell'[[occasionalismo]] di [[Nicolas Malebranche]]<ref>N. Malebranche, ''Dialoghi sulla metafisica e sulla religione'', 1, 10</ref> e di [[Arnold Geulincx]] l'anima e il corpo sono unite dalla esistenza di Dio.
 
Nell'ambito del monismo va inserita la soluzione di [[Leibniz]] che vide un parallelismo tra eventi corporei e incorporei connessi non da un rapporto causale ma da un regolare e continuo legame per cui ad ogni evento materiale ne corrisponde uno immateriale secondo un' "armonia prestabilita" tale per cui «i corpi agiscono come se, per impossibile, non esistessero anime; le anime agiscono come se non esistessero i corpi; ed entrambi agiscono come se le une influissero sugli altri»<ref>G. W. von Leibniz, ''Monadologia'', par. 81</ref>
 
Tra monismo e [[pluralismo]] si colloca la filosofia di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] che concepisce «la mente e il corpo come un solo identico individuo, che è concepito ora sotto l'attributo del pensiero, ora sotto quello dell'estensione»<ref>B. Spinoza, ''Ethica'', II, 21, schol.</ref> Nell'unica sostanza divina infatti coincidono corpo e anima ossia i due attributi dell'estensione e del pensiero che mantengono però la loro diversità in quanto coincidenti solo in Dio.