Romolo Augusto: differenze tra le versioni

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Romolo era un adolescente incapace di assumere le responsabilità che il potere comportava. Fu così Oreste a detenere effettivamente il potere in nome del figlio. A nome di Romolo, vennero coniate quantità di [[solido (moneta)|solidi]] d'oro a Roma, [[Milano]] e Ravenna, alcune persino ad [[Arles]], in quanto la [[Gallia]] era una delle poche [[provincia romana|province]] ancora in mano romana. Il problema più urgente era gestire le truppe barbariche che erano poste a difesa dell'impero, nominalmente fedeli all'imperatore, ma effettivamente tenute a bada dai pagamenti versati continuamente attingendo alle casse dello stato.
 
Nel [[476]] la situazione si fece più difficile, in quanto alcune truppe mercenarie barbariche composte da [[Eruli]], [[Sciri]] e [[Turcilingi]], chiesero di ottenere delle terre in [[Italia]], che Oreste però non concesse. Questi popoli si rivoltarono sotto la guida del capo sciro [[Odoacre]], eleggendolo re il 23 agosto:. cinqueOreste, giornisi piùrinchiuse tardia [[Pavia]], ilconfidando 28nelle agostopossenti fortificazioni della città, ma [[Odoacre]] assediò [[Pavia]] e la conquistò, catturando così Oreste<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filippo|cognome=Brandolini|titolo=Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale|lingua=en|accesso=2019-03-05|url=https://www.academia.edu/4311218/Pavia_Vestigia_di_una_Civitas_altomedievale}}</ref>. Oreste fu catturatoquindi vicinocondotto a [[Piacenza]] e ucciso per volere di [[Odoacre]]. Quest'ultimo occupò poi [[Ravenna]], dopo aver sconfitto e ucciso il fratello di Oreste, Paolo, e il 4 settembre 476 depose Romolo Augusto<ref name="norwich54">Norwich, 54.</ref>.
 
Verosimilmente dietro pressione di Odoacre, Romolo inviò una lettera all'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]] (che aveva appena guadagnato nuovamente il regno dopo essere stato spodestato da [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]]) in cui affermava che non c'era bisogno di due imperatori e che era opportuno affidare il comando dell'Italia a [[Odoacre]]<ref>[[Malco (storico)|Malco]], frammento 10, riportato da Mathisen.</ref>.
 
Odoacre inviò a [[Costantinopoli]] le insegne imperiali: la sovranità sulle terre dell'Occidente passò quindi formalmente a [[Zenone (imperatore)|Zenone]], imperatore d'Oriente, che riconobbe Odoacre governatore d'Italia col titolo di [[Patrizio (titolo)|patrizio]]. Comunque la fine ufficiale dell'impero non modificò, sull'immediato, i modi di vita della popolazione romana d'Italia. Le istituzioni come il [[Senato romano|Senato]] e il [[Console (storia romana)|consolato]] proseguirono a riprova del fatto che ormai da tempo l'impero d'Occidente era solamente un nome privo di effettivo potere. È anche da rilevare che le regioni su cui si estendeva il potere, almeno formale, dell'Impero d'Occidente erano, nella fase finale dell'impero stesso, ridotte all'[[Italia]], alla [[Provenza]] e a parte delle province del [[Norico (provincia romana)|Norico]], della [[Rezia (provincia romana)|Rezia]], della [[Dalmazia]], della Sicilia orientale e l'enclave in Gallia del [[Regno di Soissons]].