Dittatore (storia romana): differenze tra le versioni

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Alla dittatura si faceva ricorso solamente in casi straordinari (quali particolari pericoli da nemici esterni, rivolte, un impedimento grave ad operare del console che lo nominava), e il dittatore durava in carica fino a quando non avesse svolto i compiti per i quali era stato nominato, e comunque non più di sei mesi<ref>Liv. 3.29.7; 9.34.12; 23.23.1; D. 1.2.2.18 Pomp. l.s. ench.</ref>; inoltre il dittatore usciva dalla propria carica una volta scaduto l'anno di carica del console che lo aveva nominato<ref>Liv. 30.39.5</ref>.
 
Il dittatore era dotato di ''summum [[imperium]]'', e cumulava in sé il potere dei due consoli; per questa ragione era accompagnato da ventiquattro [[littore|littori]].<ref>{{cita|Polibio|III, 87, 7-8}}.</ref> Inoltre non era soggetto al limite della ''[[provocatio ad populum]]'' <ref>Liv. 2.29.11; 3.20.8</ref>, e per questo i suoi littori giravano anche all'interno del [[pomerium]] con le scuri inserite nei [[Fascio littorio|fasci]]. Tutti gli altri magistrati erano a lui subordinati.
 
==Funzioni del dittatore==
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I più noti ''dictatores rei gerundae causa'' furono [[Cincinnato]] e [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso|Fabio Massimo]] (durante la [[Seconda guerra punica]]). Dopo di allora questa forma di dittatura cadde in disuso.
 
Nell'[[82 a.C.]] [[Lucio Cornelio Silla]], dopo aver sbaragliato i ''[[populares]]'' nella [[Battaglia di Porta Collina]], si fece eleggere ''dictator legibus scribundis et rei publicae constituendae causa'' dai [[Comizi centuriati|comizi centuriati]], con la ''[[Lex Valeria de Sulla Dictatore|Lex Valeria de Sulla dictatore]]'', proposta dall'''[[Interrex (storia romana)|interrex]]'' [[Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)|Lucio Valerio Flacco]].<ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''[[Storia romana (Appiano)|Guerre civili]]'', I, 98-99.</ref> Questa nuova dittatura non corrispondeva a quella tradizionale, perché non aveva alcun limite temporale e non era basata su una nomina. Silla tenne questa carica per tre anni prima di abdicare volontariamente e ritirarsi dalla vita pubblica.
 
Successivamente [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] ripristinò la dittatura ''rei gerendae causa'', quindi la modificò con la durata di un anno completo. Fu nominato ''dictator rei gerendae causa'' per un anno completo nel [[49 a.C.]] e poi fu successivamente designato per nove volte consecutive a questa carica annuale, diventando di fatto dittatore per dieci anni. Nel [[44 a.C.]] il Senato votò per nominarlo '''''dictator perpetuo''''' ("dittatore in perpetuo").
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| [[385 a.C.]]
| [[Aulo Cornelio Cosso (dittatore)|Aulo Cornelio Cosso]]
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| 17
| [[380 a.C.]]
| [[Tito Quinzio Cincinnato Capitolino]]
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