Contardo d'Este: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 37:
Primogenito maschio dei principi d'Este, signori della città di Ferrara. La madre apparteneva alla nobile famiglia dei Contardi, e il padre [[Aldobrandino I d'Este]]<ref>[http://digilander.libero.it/memorie/estensi/contardo.html Memorie estensi.]</ref>,  che aveva avuto, con la precedente moglie una sola figlia legittima: Beatrice.
 
Aldobrandino viene assassinato nel 1215 e la famiglia estense (Azzo VII)  sapendo che la vedova era in gravidanza decise di allontanarla dalla residenza di Calaone  e di farla partorire a Ferrara, per cercare di avere meno problemi con la successione. Contardo nasce a Ferrara, senza essere riconosciuto come l’ erede della casa estense. Nel 1234 la sorella Beatrice III andò in sposa al Re di Ungheria [[Andrea II d'Ungheria|Andrea II]] detto il gerosolimitano perché fu tra i fautori della quinta crociata in Terra Santa.  Contardo viene finalmente riconosciuto principe estense perché aveva un fortissimo legame con la sorella Beatrice e più avanti il legame si allargò anche al figlio di Beatrice, Stefano d’Este.
 
Nel 1235 il Re di Ungheria  Andrea II nomina Contardo: “Milites Sancti Sepulcri” ([[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Cavaliere del Santo Sepolcro]]), in virtù delle caratteristiche della [[subinfeudazione|sub infeudazione]] con il [[Regno di Gerusalemme]]; nel [[feudalesimo]] era pratica comune ai regnati conferire il titolo di cavaliere ai loro uomini migliori. In quegli anni Contardo, sull’esempio di [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], sentì la voce di Dio che con forza lo chiamava ad abbandonare le ricchezze terrene e il diritto di successione, per vivere in povertà e pellegrino del Vangelo sulle strade di Terra Santa e d'Europa.
 
La crociata era vissuta come una forma molto particolare di pellegrinaggio. In quell’epoca il pellegrinaggio per il cristiano era molto importante, ma solo pochi potevano diventare palmieri, i più erano romei o pellegrini. Chi andava a [[Gerusalemme]] metteva a rischio la propria vita durante tutto il tragitto (il viaggio durava circa 3 anni a piedi, poco meno se si usava una nave). Il pellegrinaggio di per se non era mai sicuro ed occorreva viaggiare con gruppi armati per prevenire gli attacchi dei predoni, d’altro canto, in generale, gli arabi trattavano discretamente i pellegrini lasciando libertà di accesso ai luoghi santi perché seguivano gli stessi percorsi dei commercianti.
 
Ritornato in patria Contardo visse in santità e penitenza. Seguendo le orme della sorella [[Beatrice II d'Este|Beatrice]], che fondò il [[Monastero di Sant'Antonio in Polesine]]. All’età di 33 anni, lascia di nuovo Ferrara con alcuni compagni si mette in cammino verso [[Santiago di Compostela]],edificando con la sua fede e la sua semplicità chiunque incontrava durante il cammino.
Riga 49:
Le campane della chiesa della città si misero a suonare incessantemente e da sole. Poiché non vi era modo di fermarle, e non si capiva il motivo perché suonassero da sole, la popolazione era inquieta,  finché qualcuno si ricordò del povero pellegrino malato. Quando alcuni di loro si diressero al giaciglio videro che attorno al corpo di Contardo vi erano delle splendenti fiammelle. Subito venne organizzato il funerale e la sepoltura del pellegrino e le campane smisero di suonare. Era chiaro a tutti che quel povero pellegrino non era una persona qualsiasi.
 
Iniziarono i miracoli presso la sua tomba, la gente veniva guarita dai mali alla testa e dai dolori della colonna vertebrale tipici dei contadini che lavoravano duramente nei campi e sulle colline dell’Oltrepodell’[[Oltrepò Pavese|Oltrepo pavese]]. I compagni pellegrini che tornavano per riprendere Contardo saputo della sua morte svelarono ai popolani che si trattava del principe d’Este e poi rientrati a Ferrara dissero agli estensi della volontà di Contardo di essere seppellito a Broni. Dopo poco tempo il corpo del cavaliere pellegrino viene traslato nella chiesa parrocchiale.
 
Allo studio della sua vita ha dedicato molta parte del suo lavoro di ricerca la scrittrice [[Ferrara|ferrarese]] [[Gianna Vancini]].
Riga 74:
* [[Broni]]
* [[Este]]
*[[Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]
* [[Ferrara]]
* [[Gianna Vancini]]