Maurizio Giglio: differenze tra le versioni

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Maurizio Giglio nacque in una famiglia della borghesia della Capitale; il padre Armando era un questore di P.S., {{cn|e dirigente dell'[[OVRA]]}}, la polizia segreta del regime fascista. Compì gli studi superiori al [[liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani]] e nel 1941 si laureò in giurisprudenza<ref>[http://www.anpi.it/donne-e-uomini/maurizio-giglio Maurizio Giglio sul sito dell'A.N.P.I]</ref>.
===Volontario di guerra===
Ufficiale di complemento, si arruolò [[volontario di guerra|volontario]] allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] con il grado di sottotenente, e fu destinato al [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]] con il 42°º reggimento fanteria "Modena", dove fu ferito e decorato con una [[medaglia di Bronzo al Valor Militare]].
 
Trasferito prima a Torino e poi a Roma all'81°º Reggimento fanteria, con il grado di tenente, l'8 settembre combatté alla testa dei propri uomini, e di altri volontari civili negli scontri a Porta San Paolo. Dopo la [[Mancata difesa di Roma|resa di Roma]] (10 settembre [[1943]]), si diresse al Sud, per mettersi a disposizione dell'[[Esercito Cobelligerante Italiano|Esercito cobelligerante]], attraversando il 17 settembre il fronte presso [[Benevento]].
 
===Nella resistenza===