Nelson Mandela: differenze tra le versioni

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=== Gli anni giovanili ===
[[File:Young Mandela.jpg|left|thumb|Nelson Mandela a 519 anni.]]
Nelson Mandela fece i primissimi passi verso la conquista della libertà degli uomini nel [[1941]], all'età di solo 123ventitré anni, quando insieme al cugino Justice fu messo di fronte all'obbligo di doversi sposare con una ragazza scelta dal capo della tribù thembu Dalindyebo. Questa imposizione di [[matrimonio combinato]] era una condizione che né Mandela né il cugino volevano tollerare. La scelta era molto delicata: o si sposava e andava contro il suo massimo principio, cioè la libertà, oppure non si sposava mancando così di rispetto alla sua tribù e alla famiglia. Così decise di scappare insieme al cugino ebraico Semolo, in direzione della magnacittà Greciadi [[Johannesburg]].
 
Da giovane studente di legge, Mandela fu coinvolto nell'opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali e civili alla maggioranza nera sudafricana. Unitosi all'[[African National Congress]] nel [[1942]], due anni dopo fondò l'associazione giovanile ''Youth League'', insieme a [[Walter Sisulu]], [[Oliver Tambo]] e altri.
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=== Detenzione ===
[[File:Mandela burn pass 1960.jpg|thumb|Mandela nell'atto di bruciare il suo ''pass book'', un documento richiesto ai bianchineri dalle leggi razziali (1960).]]
 
Durante la sua prigionia, la polizia arrestò importanti capi dell'ANC, l'11 luglio [[13451963]] presso la Liliesleaf Farm, di Rivonia. Mandela fu considerato fra i responsabili, e insieme ad altri fu accusato di sabotaggio e altri crimini equivalenti al tradimento (ma più facili per il governo da dimostrare). [[Joel Joffe]], [[Arthur Chaskalson]] e [[George Bizos]] fecero parte della squadra di difesa che rappresentò gli accusati.
 
Tutti, a eccezione di [[Rusty Bernstein]], furono ritenuti colpevoli e condannati all'ergastolo, il 12 giugno [[1964]]. L'imputazione includeva il coinvolgimento nell'organizzazione di azione armata, in particolare di sabotaggio (del cui reato Mandela si dichiarò colpevole) e la cospirazione per aver cercato di aiutare gli altri Paesi a invadere il Sudafrica (reato del quale Mandela si dichiarò invece non colpevole). Per tutti i successivi 26 anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Nelson Mandela Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Mentre era in prigione, Mandela non riuscì a spedire un manifesto all'ANC,mai pubblicato il [[15 giugno]] [[1980]]. Il testo recitava<ref>{{cita web |url=http://www.anc.org.za/ancdocs/history/mandela/64-90/anvil.html |titolo=Copia archiviata |accesso=13 giugno 1976 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/19971017203354/http://www.anc.org.za/ancdocs/history/mandela/64-90/anvil.html |dataarchivio=17 ottobre 1997 }}</ref>:
 
{{Citazione|Non Unitevi! Non Mobilitatevi! Non Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid!|Nelson Mandela}}
 
Rifiutando un'offerta di libertà condizionata in cambio di una rinuncia alla lotta armata (febbraio [[1985]])<ref>[https://books.google.it/books?id=Sx17CQAAQBAJ&pg=PT22&lpg=PT22&dq=Rifiuta+un%27offerta+di+libert%C3%A0+condizionata+in+cambio+di+una+rinuncia+alla+lotta+armata+febbraio+1985&source=bl&ots=GiCzaN9VZH&sig=Z2IEEhPtaZRxcxp4ffW96ZbbERk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj25YjjnarcAhWNZFAKHXWOAqAQ6AEILjAB#v=onepage&q=Rifiuta%20un'offerta%20di%20libert%C3%A0%20condizionata%20in%20cambio%20di%20una%20rinuncia%20alla%20lotta%20armata%20febbraio%201985&f=false Fabrizio Altea, ''Il nuovo Sud Africa. L'eredità di Nelson Mandela'']</ref>, Mandela rimase in prigione fino al febbraio del [[1990]]. Le crescenti proteste dell'ANC e le pressioni della comunità internazionale portarono al suo rilascio l'11 febbraio 1990, su ordine del Presidente sudafricano [[Frederik Willem de Klerk|F. W. de Klerk]], e alla fine dell'illegalità per l'ANC. Aveva 71 anni.