Guerra d'inverno: differenze tra le versioni

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Ho sostituito "mappa" con "carta" perché usato in modo improprio: una mappa è una carta geografica con scala > 1:10 000; e non è questo il caso.
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{{Infobox conflitto
|Tipo=Guerra
|Nome del conflitto=Guerra d'inverno
|Immagine=Winter war.jpg
|Didascalia=Postazione di una squadra di mitraglieri finlandesi
|Parte_di=della [[seconda guerra mondiale]]
|Luogo=[[Finlandia]]
|Casus=[[Incidente di Mainila]]
|Data=30 novembre [[1939]] - 13 marzo [[1940]]
|Esito=[[Trattato di Mosca (1940)|Trattato di pace di Mosca]]
|Schieramento1= {{FIN}}<br />
Supporto da:
* {{SWE}}
* {{NOR}}
* {{DNK}}
* {{Bandiera|Ungheria 1940-1945|nome}}
* {{ITA 1861-1946}}
|Schieramento2= {{SUN 1923-1955}}
|Comandante1=[[Carl Gustaf Emil Mannerheim]]<br /> [[Hjalmar Siilasvuo]]<br /> [[Harald Öhquist]]
|Comandante2=[[Kliment Efremovič Vorošilov|Kliment Vorošilov]]<ref group="nota">Commissario alla difesa fino all'8 gennaio 1940.</ref><br />[[Kirill Afanas'evič Mereckov|Kirill Mereckov]]<ref group="nota">Comandante del Distretto militare di Leningrado e poi comandante della 7ª Armata dall'inizio della guerra.</ref><br />[[Semën Konstantinovič Timošenko|Semën Tymošenko]]<ref group="nota">Commissario alla difesa e comandante del fronte nord-occidentale (finlandese) dall'8 gennaio 1940.</ref>
|Effettivi1={{formatnum:130000}}-{{formatnum:360000}} uomini<ref group=nota>{{formatnum:130000}} uomini prima della mobilitazione, fra i {{formatnum:260000}} e i {{formatnum:300000}} uomini all'inizio della guerra, circa {{formatnum:360000}} uomini come schieramento massimo.<br />({{cita|Venviläinen|pp. 50-52.}}; {{cita|Keravuori|p. III-2.}})</ref><br />32 carri armati<ref>{{cita|Irincheev|p. 4}}.</ref><br />145-287 aerei<ref>{{cita|Venviläinen|p. 52}}.</ref><ref name="wings" />
|Effettivi2={{formatnum:540000}}-{{formatnum:900000}} uomini<ref group=nota>Da {{formatnum:450000}} a {{formatnum:540000}} uomini (a seconda delle fonti) dispiegati il 30 novembre 1939 e {{formatnum:900000}} uomini dispiegati il 3 febbraio 1940. Cfr. {{cita|Keravuori|allegati 3.1, 3.2.}}</ref><br />{{formatnum:1500}}-{{formatnum:2485}} carri armati<ref group=nota>{{formatnum:2485}} carri armati dispiegati il 30 novembre 1939 e {{formatnum:1500}} il 3 febbraio 1940. Cfr. {{cita|Keravuori|allegati 3.1, 3.2.}}</ref><br />{{formatnum:1700}}-{{formatnum:2735}} aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion">{{cita|Hallion}}.</ref><ref>{{cita|Venviläinen|p. 50}}.</ref>
|Perdite1={{formatnum:22849}}-{{formatnum:26662}} morti e dispersi<ref name="Adorno">{{cita|Adorno|p. 339}}.</ref><ref name="Juutilainen">{{cita|Juutilainen|p. 825}}.</ref><br />{{formatnum:43500}} feriti<ref name="Adorno" /><ref name="Mannerheim">{{cita|Mannerheim|p. 370}}.</ref><br />800-{{formatnum:1100}} prigionieri<ref name="Malmi1999_792">Timo Malmi, ''Suomalaiset sotavangit''. Ts Pj (1999), p. 792</ref><br />62 aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion" /><ref name=pernav>Per le perdite navali si veda la [[Operazioni navali nella guerra d'inverno|pagina dedicata]].</ref>
|Perdite2={{formatnum:126875}} morti e dispersi<ref>{{cita|Adorno|p. 336}}.</ref><ref name="Krivosheev">{{cita|Krivosheev}}</ref><br />{{formatnum:264908}} feriti<ref name="Adorno" /><ref name="Krivosheev" /><br />{{formatnum:5468}}-{{formatnum:5572}} prigionieri<ref name="Krivosheev" /><ref>{{cita|Adorno|p. 341}}</ref><br/>{{formatnum:1800}} carri armati <ref group=nota>Numero di carri armati distrutti rivendicato dai finlandesi. A questi andrebbero aggiunti altri {{formatnum:1700}} carri perduti per cause tecniche, portando il totale a circa {{formatnum:3500}} carri. Cfr. {{cita|Zubov|p. 24}}.</ref><ref>{{cita|Venviläinen|p. 52}}; {{cita|Zubov|p. 24}}.</ref><br />521 aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion" /><ref name=pernav/>
|Perdite4
}}
{{CampagnaBox Seconda guerra mondiale}}
{{Campagnabox Guerra d'inverno}}
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I colloqui iniziarono il 12 ottobre, alla delegazione finlandese si unì l'ambasciatore [[Yrjö-Koskinen]]; per i sovietici erano presenti sia Molotov che Stalin. Le richieste sovietiche, giustificate con la necessità di poter controllare l'ingresso al golfo di Finlandia e garantire la sicurezza di Leningrado, erano:
 
[[File:Finland-Soviet Union Oktober-November 1939-IT.png|thumb|MappaCarta dei territori oggetto del negoziato: in rosso i territori finlandesi che Stalin chiedeva, in verde quelli che era disposto a dare in cambio]]
 
* lo spostamento della frontiera sull'istmo di Carelia in modo che la stessa fosse a 70&nbsp;km da Leningrado, cioè oltre il raggio d'azione delle artiglierie pesanti;
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=== Il secondo incontro a Mosca ===
Quando le nuove proposte furono presentate ai negoziatori sovietici il 23 ottobre, Stalin espresse la propria delusione dichiarandole inadeguate e rimarcando più volte che le richieste sovietiche erano minime e non potevano essere ridotte. Poi, presa una mappacarta militare, cominciò a tracciare a mano libera alcune possibili linee di frontiera sull'istmo che, però, lasciavano tutte l'isola di Koivisto dal lato sovietico: un punto sul quale la delegazione finlandese non aveva il potere di trattare. Dopo due ore di colloqui infruttuosi, la discussione era virtualmente finita; mentre la delegazione finlandese si preparava a lasciare il Cremlino, Molotov chiese come stupito: «È vostra intenzione provocare un conflitto?».<ref name="tanner40-42">{{cita|Tanner|pp. 40-42}}.</ref> La sessione terminò e Paasikivi e Tanner si prepararono a ritornare a Helsinki, ma poche ore dopo Molotov telefonò chiedendo un nuovo incontro. Quando la delegazione finlandese ritornò al Cremlino, Molotov offrì una riduzione delle truppe di terra da schierare a Hanko (da {{formatnum:5000}} a {{formatnum:4000}}), con la condizione che sarebbero state mantenute solo fino al termine della guerra franco-anglo-tedesca in Europa, una riduzione delle richieste territoriali sull'istmo di Carelia e l'accettazione della proposta finlandese di modifica del patto di non aggressione.<ref name="tanner40-42" />
 
Anche così, le richieste sovietiche rimanevano molto al di là di ciò che i finlandesi erano disposti a concedere. Non potendo impegnarsi su queste proposte, Paasakivi e Tanner ritornarono a Helsinki. Nello stesso tempo, Tanner, inviò una lettera al governo svedese chiedendo se, in caso di guerra, la Finlandia avrebbe potuto contare sull'aiuto di Stoccolma: il primo ministro svedese [[Per Albin Hansson]] rispose che la Svezia avrebbe continuato a rifornire la Finlandia di armi e cibo, avrebbe consentito il passaggio sul proprio territorio dei rifornimenti di paesi terzi e avrebbe offerto il proprio supporto diplomatico, ma solo finché ciò non avesse implicato un proprio diretto coinvolgimento in un conflitto armato.<ref>{{cita|Keravuori|p. I-10}}.</ref>