L'amore molesto (film): differenze tra le versioni

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== Trama ==
Delia, un'illustratrice napoletana trapiantata da lunghi anni a [[Bologna]], viene richiamata a [[Napoli]] dalla morte improvvisa della madre Amalia, suicidatasi per annegamento. La donna non presta credito alla tesi ufficiale del suicidio, convinta che l'esuberanza, la vivacità e la positività esistenziale della madre non avrebbero permesso il gesto estremo: inizia pertanto a indagare sul passato recente della madre, sospinta anche da alcune inquietanti telefonate anonime.
La donna non presta credito alla tesi ufficiale del suicidio, convinta che l'esuberanza, la vivacità e la positività esistenziale della madre non avrebbero permesso il gesto estremo. Inizia pertanto a indagare sul passato recente della madre, sospinta anche da alcune inquietanti telefonate anonime.
 
I fatti e la ricostruzione frammentaria degli ultimi giorni di vita della madre portano improvvisamente alla luce avvenimenti remoti, che Delia aveva occultato e sepolto nella propria memoria, e la costringono a riconsiderare una realtà personale diversa da quella che aveva inconsciamente costruito. Delia deve ricordare e rivivere il momento in cui, condizionata dall'atteggiamento paterno violento e opprimente, rompe i rapporti con la madre, accusata dal coniuge di una relazione clandestina con il vicino di casa Nicola, soprannominato Caserta.
 
Delia deve ricordare e rivivere il momento in cui, condizionata dall'atteggiamento paterno violento e opprimente, rompe i rapporti con la madre, accusata dal coniuge di una relazione clandestina con un individuo misterioso.
Infine, Delia riporta alla mente ciò che fu la causa di tutto: da bambina, Delia subì atti di pedofilia da parte del nonno di Caserta, ma non denunciò l'accaduto e raccontò a suo padre che sua madre e Caserta, in realt niente più che amici, erano amanti (ciò anche a causa di una sorta di gelosia nei confronti della madre stessa); suo padre, molto geloso della moglie la cui bellezza incantava molti uomini, prese a picchiare lei e, insieme al cognato, anche Caserta e il figlio di quest'ultimo, Antonio. Caserta, come per "vendicarsi" del padre di Delia, cominciò ad inviare ad Amalia regali di ogni tipo, scatenando ogni volta la furia di suo marito, che puntualmente la malmenava. Poco tempo prima di suicidarsi, Amalia riprese i rapporti con Caserta, insieme al quale una sera andò a passeggiare in spiaggia, e durante la quale ella si allontanò da Caserta, nel frattempo addormentatosi, lasciandosi annegare.
Ma Delia non è pronta a scoprire la verità su sua madre, e quindi su sé stessa, e, proprio nel momento in cui sta per sciogliersi il mistero sugli ultimi giorni che precedono lo strano suicidio, decide di far ritorno a [[Bologna]], allontanandosi per sempre da un passato doloroso e dalla verità che nasconde.
 
Delia, riappacificatasi idealmente con la madre, e presa coscienza di avere con lei in comune più di quanto credesse e volesse, è pronta a far ritorno a Bologna con una rinnovata consapevolezza di sé.
 
==Critica==