Guerra d'indipendenza americana: differenze tra le versioni

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Il generale Gage assegnò il controllo diretto dell'attacco al generale William Howe che il 17 giugno 1775 assaltò le colline con circa 2.500 uomini<ref name="Mont2">I. Montanelli-M. Cervi, ''Due secoli di guerre'', vol. I, pp, 21-25.</ref>. Howe sottovalutò gli americani e ritenne di trovarsi di fronte a linee difensive poco fortificate; invece nella notte i ribelli, prevedendo un attacco avversario, avevano concentrato le milizie sulla collina più elevata di Breeds Hill e avevano rinforzato le difese con fortificazioni.<ref name="Mont2" />
 
I britannici iniziarono l'attacco alle ore 09.00nove del mattino del 17 giugno;: gli attaccanti subirono un intenso e preciso fuoco di fucileria dei miliziani americani guidati dal generale [[Israel Putnam]], e subirono pesanti perdite; i britannici furono respinti nel corpo a corpo. Anche il secondo attacco terminò con un sanguinoso fallimento e, solo al terzo tentativo i britannici riuscirono finalmente a conquistare le colline. Le perdite delle truppe del generale Howe furono molto elevate: 1.050 uomini (304 morti, 741 feriti e 5 dispersi), mentre gli americani subirono solo 445 perdite (172 morti e 273 feriti) e poterono ritirarsi ordinatamente attraversando l'[[istmo]] tra il [[Mystic (fiume)|fiume Mystic]] e il [[Charles (fiume)|fiume Charles]], lasciato sguarnito dai britannici<ref name="Mont2" />.
 
La [[battaglia di Bunker Hill]] suscitò grande impressione ed ebbe una profonda influenza dal punto di vista militare e politico; in primo luogo dimostrò che i ribelli erano numerosi, bene organizzati e molto determinati. In precedenza invece tra i militari britannici era diffusa l'illusoria opinione che i coloni fossero imbelli e "inadatti alla guerra"; sulla base delle esperienze durante la guerra Franco-indiana, il generale [[James Wolfe]] era giunto al punto di considerarli "i peggiori soldati dell'universo"<ref name="PM30">P. Macksey, ''The war for America'', p, 30.</ref>. Erano valutazioni totalmente errate; a Lexington e Bunker Hill i miliziani mostrarono grande capacità di resistenza e sorprendente tenacia; il generale Gage affermò che i ribelli avevano evidenziato uno "spirito e una disciplina contro di noi che non avevano mai dimostrato contro i francesi"<ref name="PM30"/>. I britannici avevano raggiunto una inutile vittoria tattica e le perdite erano state estremamente elevate<ref name="IG25">I. D. Gruber, ''The Howe brothers and the American Revolution'', p. 25.</ref>. Con le forze disponibili era chiaramente impossibile per il generale Gage rompere l'assedio di Boston<ref name="IG25"/>.