Dita e Verës: differenze tra le versioni

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A Elbasan la sera del 13 marzo si portano dentro casa violette selvatiche profumate, karakafte (Hermodactylus tuberus) e fili d'erba verde, preannunciando così l'arrivo della stagione calda. Nonne e mamme fanno bollire uova (con l'acqua che ne residua si sciacquano il viso come protezione contro il sole estivo), preparano delle composizioni con ballakume, uova sode, gherigli di noce e fichi secchi, che i bambini fanno a gara a chi prima li porta dai vicini e parenti come segno di prosperità e abbondanza. Il pranzo, rigorosamente al sacco, si consuma in pic-nic (Bushek, Rrapi i Manzit, per citare i siti più frequentati di una volta), al suono dolce della musica tradizionale. Il tutto condito dall'augurio 'Për shumë vjet gëzuar ditën e verës!'. Le ragazze indossano braccialetti di fili intrecciati bianchi e rossi, chiamati 'verore' e li tolgono alla vista della prima rondine, esprimendo un desiderio segreto.È una festa molto vecchia.
 
 
 
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