Giovanni I Chiaramonte: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v1.43 - Disambigua corretto un collegamento - Girgenti, rimanenti 1 - Brucato
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: righe vuote in eccesso e modifiche minori
Riga 36:
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Giovanni
Riga 55:
|Attività3 = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[XIV secolo]]
}}
== Biografia ==
Riga 62:
Prese parte alle [[Guerre del Vespro]] in Sicilia, in cui appoggiò l'iniziativa militare di [[Federico III di Sicilia|Federico d'Aragona]] contro il passaggio dell'isola agli [[Angioini]] - favorito dalla rinuncia fatta dal fratello il re [[Giacomo II di Aragona]] al [[Trattato di Anagni]] - che nel 1296 sarebbe stato incoronato [[Re di Sicilia]]. Tra l'ottobre 1298 e il febbraio 1299, le truppe del Re Giacomo assediarono vanamente [[Siracusa]], la cui difesa era affidata al Chiaramonte; nel 1300 partecipò alla spedizione navale contro le coste del Regno comandata dal genovese [[Corrado Doria]], a capo di trentadue galee, in cui la flotta siciliana il 4 luglio fu sconfitta nei pressi dell'[[Isola di Ponza]] da quella angioina comandata dall'ammiraglio [[Ruggiero di Lauria]]. In quella circostanza il Chiaramonte fu fatto prigioniero dai nemici assieme al Doria e ad altri nobili siciliani come [[Palmiero Abate]], Enrico d'Incisa, Pellegrino di Patti, e altri.<ref>{{cita|Inverges|p. 234}}</ref> Successivamente liberato, nel 1301 partecipò ad un'altra spedizione navale formata da ventisette galee, e fatto nuovamente prigioniero, venne subito liberato attraverso uno scambio con il cavaliere napoletano Bartolomeo Siginolfo, catturato dai siculo-aragonesi.<ref>{{cita|Inverges|pp. 234-235}}</ref><ref>{{cita|Oddo|p. 10}}</ref>
 
Nel 1302, su incarico del Re Federico difese [[Caccamo]] dall'assedio operato dalle truppe angioine comandate da [[Carlo di Valois]], sbarcato nell'isola nell'ultimo tentativo di sottometterla al dominio del [[Regno di Napoli]]. Il 31 agosto di quell'anno, le ostilità tra Aragonesi di Sicilia e Angioini cessarono con l'accordo di pace firmato al castello di [[Caltabellotta]] dal Re Federico e dal Valois, con quest'ultimo in rappresentanza del re [[Carlo II d'Angiò]].
 
Nel 1306 acquistò da Cirino, priore di Santa Maria di Ustica e di Sant'Onofrio, un'estesa tenuta in prossimità del mare, al Piano di Sant'Erasmo a [[Palermo]], dove il fratello [[Manfredi I Chiaramonte|Manfredi]] fece avviare la costruzione della dimora di famiglia, il [[Palazzo Chiaramonte-Steri]].<ref name="serasmo">{{cita|Inverges|p. 235}}</ref><ref>{{cita libro|autore=G. Palermo|titolo=Opuscoli di autori siciliani |volume=10|editore=Bentivegna|anno=1769|p=231}}</ref> In quello stesso anno fondò la Cappella dei Chiaramontani della [[Chiesa di San Nicolò alla Kalsa]].<ref name="serasmo"/>
Riga 101:
== Collegamenti esterni ==
*{{DBI | nome = CHIARAMONTE, Giovanni, il Vecchio| nomeurl = chiaramonte-giovanni-il-vecchio| autore = I. Walter| volume= 24 | anno = 1980 | accesso = 29-12-2018}}
 
 
 
[[Categoria:Chiaramonte|G]]