Dalmati italiani: differenze tra le versioni

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La comunità italiana è stata praticamente cancellata da questo scontro fra opposti nazionalismi, che ha conosciuto diverse fasi:
* Tra il [[1848]] e il [[1918]] l'[[Impero Austroungarico]] - in particolar modo dopo la perdita del [[Veneto]] a seguito della [[Terza guerra d'Indipendenza]] ([[1866]]) - favorì l'affermarsi dell'etnia slava per contrastare l'[[irredentismo]] (vero o presunto) della popolazione italiana. Nel corso della riunione del consiglio dei ministri del 12 novembre 1866 l'imperatore [[Francesco Giuseppe]] delineò compiutamente in tal senso un piano di ampio respiro:
[[File:Croatia-italian-language-2011.PNG|upright=2.0|thumb|Mappa della [[Croazia]] del 2011 indicante i residenti di [[madrelingua]] italiana per città e comuni, registrati al censimento ufficiale croato]]
 
 
{{Citazione|Sua maestà ha espresso il preciso ordine di opporsi in modo risolutivo all'influsso dell'elemento italiano ancora presente in alcuni Kronländer, e di mirare alla [[germanizzazione]] o [[slavizzazione]] - a seconda delle circostanze - delle zone in questione con tutte le energie e senza alcun riguardo, mediante un adeguato affidamento di incarichi a magistrati politici ed insegnanti, nonché attraverso l'influenza della stampa in [[Trentino|Tirolo meridionale]], [[Dalmazia]] e [[Litorale adriatico]].|Die Protokolle des Österreichischen Ministerrates 1848/1867. V Abteilung: Die Ministerien Rainer und Mensdorff. VI Abteilung: Das Ministerium Belcredi'', Wien, Österreichischer Bundesverlag für Unterricht, Wissenschaft und Kunst 1971, vol. 2, p. 297.<ref>Citazione completa della fonte e traduzione in Luciano Monzali, ''Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra'', Le Lettere, Firenze 2004, p. 69.</ref>.}}