Marmo di Carrara: differenze tra le versioni

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Il '''marmo di Carrara''' (per i Romani ''marmor lunensis'', "marmo di [[Luni]]") è un tipo di [[marmo]], è estratto dalle cave delle [[Alpi Apuane]] in territorio di [[Carrara]], universalmente noto come uno dei marmi più pregiati.
 
Le cave di pietra delle Alpi Apuane erano probabilmente già utilizzate durante l'età del Ferro dai Liguri di [[Ameglia]] (località Cafaggio, SP). La necropoli di questo sito, a pochi chilometri a sud-ovest della colonia romana di [[Luna (colonia romana)|Luna]], è datata al IV secolo a. C. Il sito è caratterizzato da sepolture a incinerazione poste entro cassetta (cista) di lastre di pietra scistosa provenienti dal vicinoviciStoriano promontorio del [[Capo Corvo|Corvo]]<ref>A.M. Durante, "La necropoli di Ameglia", in: ''Quaderni del centro studi Lunensi 6-7'', 1982, pp. 25-46</ref><ref>A.M. Durante, "La necropoli di Cafaggio", in: ''I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo'', Catalogo della Mostra (Genova, 23 ottobre 2003-23 gennaio 2004), a cura di R. de Marinis e G. Spadea, Genova, 2004, pp. 374-378; 404-420.</ref>, ove sono pure presenti giacimenti di marmo bianco. Non a caso, la seconda fase di utilizzo del cimitero (I - II secolo d.C.), presenta cremazioni, ma pure sepolture a inumazione nella nuda terra con una rudimentale cassa di copertura composta da materiali di recupero; fra di essi, appunto, frammenti di marmo.
== Storia ==
Le cave di pietra delle Alpi Apuane erano probabilmente già utilizzate durante l'età del Ferro dai Liguri di [[Ameglia]] (località Cafaggio, SP). La necropoli di questo sito, a pochi chilometri a sud-ovest della colonia romana di [[Luna (colonia romana)|Luna]], è datata al IV secolo a. C. Il sito è caratterizzato da sepolture a incinerazione poste entro cassetta (cista) di lastre di pietra scistosa provenienti dal vicino promontorio del [[Capo Corvo|Corvo]]<ref>A.M. Durante, "La necropoli di Ameglia", in: ''Quaderni del centro studi Lunensi 6-7'', 1982, pp. 25-46</ref><ref>A.M. Durante, "La necropoli di Cafaggio", in: ''I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo'', Catalogo della Mostra (Genova, 23 ottobre 2003-23 gennaio 2004), a cura di R. de Marinis e G. Spadea, Genova, 2004, pp. 374-378; 404-420.</ref>, ove sono pure presenti giacimenti di marmo bianco. Non a caso, la seconda fase di utilizzo del cimitero (I - II secolo d.C.), presenta cremazioni, ma pure sepolture a inumazione nella nuda terra con una rudimentale cassa di copertura composta da materiali di recupero; fra di essi, appunto, frammenti di marmo.
[[File:Fabbricazione di mortai, quadrette e balaustre di marmo nelle cave, Massa 1810 ca - san dl SAN IMG-00002965.jpg|thumb|Operai nelle cave intenti alla fabbricazione di mortai, quadrette e balaustre di marmo. <br>Disegno a penna e acquerello di Saverio Salvioni, Massa, 1810 ca.]]