Letteratura gay: differenze tra le versioni

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[[Platone]] fa lo stesso nel ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]]'': il narratore Fedro cita espressamente Eschilo innalzando proprio Achille quale esempio di come si possa diventare coraggiosi e anche sacrificarsi in nome dei propri amanti<ref name="GLBTQ Achilles"/><ref name="GLBTQ Plato 2">{{Cita web |url=http://www.glbtq.com/literature/plato,2.html |titolo=Plato (427-327 B.C.E.): The ''Symposium'' |p=2 |editore=glbtq.com |accesso=5 febbraio 2015 |cognome=Crompton |nome=Louis |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206020136/http://www.glbtq.com/literature/plato,2.html |dataarchivio=6 febbraio 2015 }}</ref>. Nella sua orazione intitolata ''[[Contro Timarco]]'' [[Eschine]] sostiene che anche se Omero "nasconde il loro amore evitando di dare il nome appropriato alla loro amicizia", il poeta cieco presume che i lettori istruiti avrebbero certamente compreso "la natura superiore del loro reciproco affetto"<ref>{{Cita libro|titolo=Achilles in Greek Tragedy |editore=[[Cambridge University Press]] |cognome=Michelakis |nome=Pantelis |anno=2007 |p=51 |isbn=0-521-81843-5}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0002%3Aspeech%3D1%3Asection%3D142 |autore=[[Eschine]] |editore=[[Perseus Project]] |titolo= ''Contro Timarco'' |accesso=5 febbraio 2015}}</ref>.
 
Lo stesso dialogo platonico include anche il [[Mito di Aristofane o dell’androgino]], che spiega sia l’origine dell'[[eterosessualità]] che quella dell'[[omosessualità]] - si tratta del discorso fatto pronunciare da [[Aristofane]] - e che celebra la tradizione pederastica e l'amore erotico tra gli uomini - così come fa anche in un altro dei suoi dialoghi, il ''[[Fedro (dialogo)|Fedro]]''<ref name="GLBTQ Plato 2"/><ref name="GLBTQ Plato 3">{{Cita web |url=http://www.glbtq.com/literature/plato,3.html |titolo=Plato (427-327 B.C.E.): The ''Phaedrus'' |p=3 |editore=glbtq.com |accesso=5 febbraio 2015 |cognome=Crompton |nome=Louis |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206010046/http://www.glbtq.com/literature/plato,3.html |dataarchivio=6 febbraio 2015 }}</ref>.
 
La consuetudine dell'amore pederastico nell'[[antica Grecia]], ben presente già nel 650 a.C., evolutosi poi nella varie specificità cittadine (vedi [[pederastia cretese]], [[pederastia spartana]], [[pederastia ateniese]] e [[pederastia tebana]]) e successivamente la limitata accettazione dell'[[omosessualità nell'Antica Roma]] infuse la consapevolezza dell'attrazione [[omoerotismo|omoerotica]] e della sessualità omosessuale nella [[lirica greca]] prima e nella [[poesia latina]] poi.