Mezzo di comunicazione di massa: differenze tra le versioni

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Per più di quattro secoli l'unico vero ''medium'' di massa è stata la «parola stampata», grazie all'invenzione della [[stampa a caratteri mobili]] di [[Johann Gutenberg|Gutenberg]] (1456).<ref>Paccagnella, L. 2010, Sociologia della Comunicazione, Bologna, Il Mulino, p. 84.</ref><ref>Rosengren, K.E., 2001, Introduzione allo studio della comunicazione, Bologna, Il Mulino, p. 158, ISBN 88-15-08248-4.</ref> Agli inizi del [[XIX secolo]] lo sviluppo delle ferrovie, insieme ai progressi nella distribuzione delle reti elettriche, crearono le condizioni per la nascita del secondo mezzo di comunicazione di massa, un vero e proprio salto qualitativo nel mondo delle comunicazioni: il [[Telegrafo elettrico|telegrafo]].<ref>Paccagnella, L., 2010, Sociologia della comunicazione, Bologna, Il Mulino, p. 90.</ref> A ciò seguirono con un crescendo sempre più rapido il [[telefono]], la [[Radio (apparecchio)|radio]] e la [[televisione]]. La nascita e l'apertura in senso commerciale delle [[Rete di computer|reti telematiche]], in particolare l'avvento di [[Internet]], costituiscono al momento la tappa più recente di questo percorso. In virtù dei tratti peculiari che mostrano (peraltro non tutti in antitesi rispetto ai cosiddetti «media tradizionali»), ci si riferisce ai dispositivi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione in rete con l'espressione «[[nuovi media]]».<ref>Paccagnella, L., 2010, Sociologia della Comunicazione, Bologna, Il Mulino.</ref><ref>McQuail, D., 2005, Sociologia dei Media, Bologna, Il Mulino.</ref><ref>Stella, R., 2012, Sociologia delle comunicazioni di massa, Torino, Utet, ISBN 978-88-6008-370-8.</ref><ref>Tipaldo, G., 2014, L'analisi del contenuto e i mass media, Bologna, Il Mulino, ISBN 978-88-1524832-9.</ref>
 
== Etimologia e uso del termine ==
''Mass media'' (pronuncia inglese: {{IPA|[ˈmæs ˈmiːdiə]}}) è una [[locuzione]] mutuata dalla [[lingua inglese]], dove nacque come unione di ''mass'' (in [[lingua italiana|italiano]] "massa", con ''media'', plurale di ''medium'', di origine [[lingua latina|latina]] (traducibile con "mezzo [di comunicazione]"). Sia ''medium'' che ''media'' pertanto sono voci di ritorno, ragion per cui in italiano vengono pronunciati sia {{IPA|/ˈmidjum, ˈmidja/}} (più simile all'inglese) sia {{IPA|/ˈmɛdjum, ˈmɛdja/}} (all'italiana).<ref>{{Dipi|mass media}}</ref><ref>http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/pronuncia-mass-media-summit</ref> ''Medium'' fu scelto perché la lingua inglese non possiede un termine con il doppio significato di "mezzo" (come strumento)<ref name=":0">Paccagnella, L., 2010, Sociologia della Comunicazione, Bologna, Il Mulino, p. 79, ISBN 978-88-15-13842-2</ref> e "qualcosa che sta a metà tra due poli" (cioè tra l'[[Mittente|emittente]] di un [[messaggio]] e il [[hrurueinvdfg
 
Il termine ''mass media'' è usato solitamente al plurale sia in italiano sia in inglese, dove il singolare ''mass medium'' è adoperato raramente e pressoché solo nella letteratura scientifica; occasionalmente si incontra in italiano ''medium di massa'' al singolare.
 
== Storia ==