Beniamino Andreatta: differenze tra le versioni

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Fu [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dall'ottobre [[1980]] al dicembre [[1982]] nel [[Governo Forlani|governo]] di [[Arnaldo Forlani]] e nei governi di [[Giovanni Spadolini]] [[Governo Spadolini I|I]] e [[Governo Spadolini II|II]]. Nel luglio del [[1982]] provocò la cosiddetta "[[lite delle comari]]" con il ministro delle Finanze socialista [[Rino Formica]], che fece cadere il governo Spadolini II. Non partecipò ai successivi governi di [[Bettino Craxi]] e di [[Giulio Andreotti]], soprattutto perché scettico nei confronti dell'indirizzo economico adottato da quest'ultimo.
 
La sua permanenza al Tesoro coincise con alcuni degli anni più critici della storia dell'Italia contemporanea. Andreatta sancì la '''separazione della [[Banca d'Italia]] dal Ministero del Tesoro'''.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=891110&chId=30|titolo=l divorzio tra Tesoro e Bankitalia e la lite delle comari: uno scritto per il Sole del 26 luglio 1991}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2012/08/31/le-vere-cause-del-debito-pubblico-italiano/|titolo=Debito pubblico italiano.}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/|titolo=Un divorzio all’italiana}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2013/07/31/litalia-antikeynesiana-1981-2013/|titolo=L’Italia antikeynesiana (1981-2013)}}</ref>
 
{{vedi anche|Lite delle comari|Governo Spadolini II|Rino Formica}}